giovedì 11 ottobre 2012

La lunga estate romana

Oggi su Varesenews leggo l'intervista di Alessandra Toni al 'capo' dei prof. di ginnastica varesini (cioè al mio capo, Pippo Gazzotti), sui soldi che non ci sono e sull'attività sportiva pomeridiana e i Giochi Sportivi Studenteschi, che sono in fase di stallo. Che l'estate a Roma fatichi a diventare autunno lavorativo, e che quindi si inizi ogni anno con queste attività in ritardo è risaputo per noi del mestiere, ma da qualche anno è sempre peggio, dato che i soldi sono sempre meno. Ribadisco il mio pensiero, già più volte espresso:
1-Fondamentali restano le due ore settimanali in palestra, che vanno utilizzate bene, queste ci sono e per il momento non si toccano. Certo, potrebbero essere tre o anche quattro, ma ci si deve accontentare. C'è poi tutto il discorso delle strutture che scarseggiano, ma Varese non è fra le peggiori realtà italiane.
2-Sono importanti i cosiddetti laboratori pomeridiani, soprattutto perché danno un'opportunità gratuita, a chi non può permetterselo, di fare attività motoria educativa, si possono coinvolgere coloro che non si arrischiano ad andare in una società sportiva eccetera.
3-Poi ci sono i cosiddetti Giochi della Gioventù (che oggi si chiamano Giochi Sportivi Studenteschi). Anche queste sono esperienze scolastiche gratificanti e opportune, ma qui sono interessati ragazzi in genere già motivati allo sport.
Ora si raschia il fondo del barile, ovvio che vengano tagliate queste attività diciamo extra. Sempre meno sempre meno sempre meno......

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