lunedì 30 settembre 2013

La nuova Cimberio: Nicola Mei



Ecco la nuova guardia della Cimberio. Si tratta del n° 17 Nicola Mei. Nato a Lucca il 27 ottobre del 1985, alto 1.89 per 85 kg, pare abbia le ginocchia un po' deboli (infortuni sia al destro che al sinistro) e l'abitudine di cambiare squadre. E' stato in giro per l'Italia, soprattutto in B1, ma ha giocato anche a Siena. Lo scorso anno ha iniziato ad Ostuni e ha finito a Perugia. Arrivando a Varese ha completato la salita verso il nord. Sperèmm!

E fermati


E siamo al brano n° 3 del nuovo cd PBB 'Back to the country'. Si tratta della cover di un noto brano di Richie Furay (in foto), 'And Settlin' Down'. Qui abbiamo anche la traduzione in italiano.



03. And Settlin’ Down
Richie Furay

Here I am singin' my song to you now
I want you to listen
Yeah, yes I want you to listen
Makin' my time go by makin' you smile
I been thinkin' of you
Yeah, yes I been thinkin' of you
And settlin' down, oh
Back on the road again here I'm alone again
Hotel ain't home
No, no, no Hotel ain't home
Worn out the faces don't care what the pace is
I miss my woman
Yeah, yes I miss my woman
And settlin' down
But she's hummin' another sound
I hear the music in my ear
Here I am singin' my song to you now
I want you to listen
Yeah, yes I want you to listen
Makin' my time go by makin' you smile
I been thinkin' of you
Yeah, yes I been thinkin' of you
And settlin' down
But she's hummin' another sound
I hear the music in my ear
© Little Dickens Music (ASCAP)


03. E Fermati
Richie Furay

Eccomi qui a cantare per te la mia canzone
Voglio che la ascolti
Sì, voglio che la ascolti
Far scorrere il tempo facendoti sorridere
Sto pensando a te
Sì sto pensando a te
E fermati
Di nuovo in tour, eccomi solo nuovamente
L’Albergo non è come casa
No, l’Albergo non è come casa
Volti stremati, non importa quale sia il ritmo
Mi manca la mia donna
Si, si, mi manca la mia donna
E fermati
Ma lei sta canticchiando un’altra canzone
Sento la musica nelle mie orecchie
Eccomi qui a cantare per te la mia canzone
Voglio che la ascolti
Sì, voglio che la ascolti
Far scorrere il tempo facendoti sorridere
Sto pensando a te
Sì sto pensando a te
E fermati
Ma lei sta canticchiando un’altra canzone
Sento la musica nelle mie orecchie
© Little Dickens Music (ASCAP)

L'uomo che lento



L'uomo che lento
di Arnaldo Bianchi


L'uomo che lento 
risale gli orti
s'incrocia all'orizzonte
con la donna che scende
sulla strada in controluce...
mentre la foglia cade
e ruota al suolo
combinando la regola della gravità terrestre
con il capriccio della fantasia del vento



30 settembre 2013

La nuova Cimberio: Keydren Clark




Ecco chi dovrebbe farci dimenticare il superplay dello scorso anno, Mike Green: si tratta di Keydren Clark (in foto). Nato a Tuscaloosa (Alabama) l'8 ottobre 1984, Clark -che giocherà con il n° 8- è alto 1.75 e pesa 83 kg. Inizio negli Usa, poi in Grecia, nella Scavolini, ancora in Grecia e le ultime stagioni, da protagonista, nell'Umana Venezia. Speriamo zittisca gli avversari a suon di assist e di punti. Pareggiare il rendimento di Green non sarà facile, ma cosa c'è di davvero facile nella vita?

Devo dire qualcosa su Devis



La vicenda è nota: Devis Licciardi, atleta di Arcisate che iniziò con l'atletica leggera nella società del paese, allenato dal mio amico Silvano Danzi, passato poi ad una Società sportiva più titolata, è stato beccato, durante un controllo antidoping, con un pene finto contenente urina pulita. Sarà dura per Devis dimostrare che i conti tornano. Ne parlo perché conosco Devis, l'ho visto correre e vincere quando era alle medie, poi alle superiori. Poi l'ho perso di vista, e ora me lo ritrovo con questo scherzo da carnevale. Mi spiace molto, ma non è la prima volta che denuncio i mali dello sport di alto livello. Ciò non significa però che tutto lo sport professionistico sia dopato, ma soprattutto ciò non significa che lo sport giovanile, in particolare l'ambiente dell'atletica leggera, avvii a queste pratiche. Credo ci sia ancora sport pulito in giro, valori positivi che vengono trasmessi ai giovani. E lasciatemi chiudere con una battuta: non facciamo di ogni erba un fascio, di ogni pene un pene finto!

Cesare mette allegria

                                                                                            foto carlozanzi



Perché stamani parlo di mio cognato Cesare, qui immortalato durate il matrimonio del suo primogenito Andrea? Per un paio di motivi. Perché è un tipo che mette allegria, e tutti conoscono qualcuno che ha questo 'potere'. Tali personaggi si incontrano con piacere. E poi perché da lui ho raccolto un piccolo scoop politico. Brindisino adottato dapprima da Milano-Varese e poi da Mantova, Cesare è stato fra i primi 'sudisti' ad abbracciare il verbo bossiano, leghista del sud che si è distinto per operosità, impegno, dedizione. Sempre primo ai gazebo e alle Feste, dietro la griglia, sui camper, Cesare è oggi assai deluso del suo partito. Pare abbia deciso, dopo oltre vent'anni di fedeltà, di stracciare la tessera, seguito da molti altri leghisti mantovani. 

domenica 29 settembre 2013

Lo straniero oscuro

                                                                                                     foto carlozanzi
           

Ecco in anteprima la traduzione della seconda canzone del nuovo cd della PBB, 'Back to the country'. Si tratta di The Dark Stranger, parole e musica di Marco Zanzi e Ray O'Neill.
                                             







02. The Dark Stranger
Marco Zanzi / Ray O'Neill
The sky was dark when he was born the devil turned away
Carried a gun on each hip he came from White Oaks way
He robbed the coach that was Flagstaff bound burnt the old homestead
The air was full of smoke a bounty placed on his head
Robbed a bank in Clifton town he shot three deputies
Hid in the hills near Black Wolf away from his enemies
He never spoke and had eyes of steel the town’s folk felt the danger
Be afraid don’t feel the gaze of the man called the Dark Stranger
A dark wanted man feel the heat rise from the sand
A dark wanted man left San Pedro and the Red Jack gang
A dark wanted man ride the horse through the Badlands
He’s a gunman with no name a man called the Dark Stranger
A dark wanted man feel the heat rise from the sand
A dark wanted man left San Pedro and the Red Jack gang
A dark wanted man ride the horse through the Badlands
He’s a gunman with no name a man called the Dark Stranger
Sat in the saloon with his back to the door and Whisky in his hand
Outnumbered twenty to one by bounty hunter across the land
The crowd had gather to see the end high in the hanging tree
The sheriff gave the signal the town had been set free
The sky was dark when he was born the devil turned away
Carried a gun on each hip he came from White Oaks way
He never spoke and had eyes of steel the town’s folk felt the danger
Be afraid don’t feel the gaze of the man called the Dark Stranger
© 2013 Marco Zanzi (SUISA)


02. Lo Straniero Oscuro
Marco Zanzi / Ray O'Neill
Il cielo era scuro quando nacque, il diavolo se lo prese
Portava una pistola per fianco, veniva dalla strada di White Oaks
Rapinò la diligenza per Flagstaff, diede fuoco ad una vecchia proprietà
L’aria era piena di fumo, una taglia venne messa sulla tua testa
A Clifton rapinò una banca, sparò a tre sceriffi
Si nascose tra le colline di Black Wolf lontano dai suoi nemici
Non parlava mai e aveva occhi di ghiaccio, la popolazione sentiva il pericolo
Abbiate paura e non incrociate lo sguardo dell’uomo chiamato lo Straniero Oscuro
Un uomo oscuro ricercato sente il calore salire dalla sabbia
Un uomo oscuro ricercato ha lasciato San Pedro e la banda di Red Jack
Un uomo oscuro ricercato cavalca attraverso le Badlands
E’ un pistolero senza nome, un uomo chiamato lo Straniero Oscuro
Un uomo oscuro ricercato sente il calore salire dalla sabbia
Un uomo oscuro ricercato ha lasciato San Pedro e la banda di Red Jack
Un uomo oscuro ricercato cavalca attraverso le Badlands
E’ un pistolero senza nome, un uomo chiamato lo Straniero Oscuro
Seduto nel saloon con le spalle alla porta e del Whisky in mano
Venti cacciatori di taglie contro uno
La folla si era radunata per vedere l’epilogo in alto sul capestro
Lo sceriffo diede il segnale, la città era stata liberata
Il cielo era scuro quando nacque, il diavolo se lo prese
Portava una pistola per fianco, veniva dalla strada di White Oaks
Non parlava mai e aveva occhi di ghiaccio, la popolazione sentiva il pericolo
Abbiate paura e non incrociate lo sguardo dell’uomo chiamato lo Straniero Oscuro

© 2013 Marco Zanzi (SUISA)

Buon compleanno, caro Sauro

                                                                                           foto carlozanzi



Felice compleanno, caro Sauro. Un abbraccio.

Buon compleanno a Romano, medico-poeta



Felice compleanno al mio amico, il medico-poeta Romano Oldrini, presidente del Premio Chiara (eccolo nella foto sopra, durante il Premio Riccardo Prina in Galleria Ghiggini), bibliofilo. Leggo su Varesefocus del settembre 2013 che Romano ha donato alla biblioteca di Gavirate, il suo paese, alcuni volumi preziosi. Fra gli altri, una collana di classici italiani edita nel Settecento da Tommaso Masi a Livorno (77 tomi), nonché la bibliografia quasi completa di Maria Volpi Nannipieri, in arte Mura.
Bravo, Romano, molti appassionati come te potranno apprezzare il tuo dono.  

Tornare alle origini


Grazie alla traduzione di mio fratello Mock e di sua figlia Marta, abbiamo in anteprima non solo le parole in inglese delle canzoni del nuovo cd della PBB, 'Back to the country', ma anche la traduzione. E partiamo proprio dalla canzone che dà il titolo all'album, in uscita nei prossimi giorni.




01. Back To The Country
Marco Zanzi
Going back to the country I need fresh water to cleanse my soul
Going back to the one I love I need her smile and embrace
Going back to the mountains I need wild spaces to free my mind
Going back to the Lord above I need Him to show me the way
I’m mindlessly floating while days are wearily moving
The forefathers pillars are ruins stacked in piles
The bridges have fallen the way’s rugged and uncertain
I’ve learned from life’s journey that I just need to go back again
Going back to the country I need fresh water to cleanse my soul
Going back to the one I love I need the smile on her face
Going back to the mountains I need wild spaces to free my mind
Going back to the Lord above I wish He'd show me the way
The stream of gold memories is running through my mind
The teaching of wise men and friends to bare my heart
The gift of the babies the warm smile on their faces
While reading them fables oh, I just need to go back again
The way now is clearer
The blessing of new brothers
The love of my dear one
Yet still I need to go back again
Going back to the country, the old tenets that warmed my soul
Going back to the one I love the light of her tender face
Going back to the mountains back to the rocks and crown of peaks
Going back to the Lord above I’m glad He shows me the way
© 2013 Marco Zanzi (SUISA)


01. Tornare Alle Origini
Marco Zanzi
Tornare alle origini, ho bisogno di acqua fresca per ripulire la mia anima
Tornare alla mia amata, ho bisogno del suo sorriso e del suo abbraccio
Tornare alle montagne, ho bisogno di spazi selvaggi per liberare la mia mente
Tornare al Signore lassù, ho bisogno che mi mostri la via
La mia mente vaga passiva mentre i giorni passano stancamente
I pilastri dei miei avi sono solo delle rovine ammassate
I ponti sono caduti, la via è accidentata e incerta
Ho imparato dalla vita che ho solo bisogno di tornare ancora indietro
Tornare alle origini, ho bisogno di acqua fresca per ripulire la mia anima
Tornare alla mia amata, ho bisogno del suo sorriso e del suo abbraccio
Tornare alle montagne, ho bisogno di spazi selvaggi per liberare la mia mente
Tornare al Signore lassù, spero che mi mostri la via
Preziosi ricordi scorrono nella mia mente
L’insegnamento di persone sagge e amici che mi aprono il cuore
Il dono delle bambine, il loro affettuoso sorriso
Mentre leggevo loro le favole, oh, ho solo bisogno di tornare ancora indietro
La direzione ora è più chiara
La benedizione di nuovi fratelli
L’amore della mia amata
Ho tuttavia ancora bisogno di tornare indietro
Tornare alle origini, ai princìpi che hanno scaldato la mia anima
Tornare alla mia amata, alla luce del suo dolce volto
Tornare alle montagne, alle rocce e alla corona di creste
Tornare al Signore lassù, sono felice che mi mostri la via
© 2013 Marco Zanzi (SUISA)

La (nuova) Vecchia Varese

                                                                                                foto carlozanzi


Inaugurazione oggi, domenica 29 settembre, della rinnovata 'La Vecchia Varese', sul colle di Bosto, vicino alla chiesa, in via Ravasi. I nuovi proprietari Gian Battista Prevosti, Daniela Cavalli, Mattia Prevosti e il mio amico Giorgio Nascimbene detto Gosh (il cuoco, nella foto) sono ottimisti sul buon esito della loro impresa commerciale, che sarà vissuta negli storici locali di questa trattoria d'antan. Ho scoperto che per un certo periodo, una cinquantina di anni fa, La Vecchia Varese era tabaccheria-trattoria, gestita da mia cugina Franca e da suo marito Giulio Sessa. Le foto sono state scattate poco prima che i locali si riempissero di varesini (fra gli altri, anche la mia amica Irene), ma il giorno dell'inaugurazione si sa che si fa il pienone. La verifica sarà nei prossimi mesi. Una verifica senz'altro vincente. 
In bocca al lupo, cara 'Vecchia Varese'!

Dalle 7 a notte fonda

                                                                                         foto carlozanzi




Dalle 7 a tarda notte: questa la proposta full time della 'Vecchia Varese': ristorante, bar, birreria.

Conosciamo la nuova Cimberio: Aubrey Coleman




Il nuovo n° 6 della Cimberio Varese è la guardia Aubrey Coleman, nato a Houston (Texas) il 9 ottobre del 1987. E' alto 193 e pesa 91 kg. Recentemente ha fatto due stagioni nell'Angelico Biella, e la stagione 2011/2012 davvero super, secondo marcatore del campionato. Che faccia lo stesso a Varese, questo signor Coleman!

Una gustosa, Vecchia Varese




Inaugurazione in grande stile, oggi, domenica 29 settembre, della nuova gestione del ristorante La Vecchia Varese. E a dirigerlo c'è il grande amico di mia figlia Valentina, il 'mitico' Giorgio Nascimbene detto Gosh (eccolo, sorridente, in foto). Alle ore 18, aperitivo di inizio. Chi passa da via Ravasi 37 a Varese, stasera, faccia un salto. O se no andateci quando volete. Il cuoco non vi deluderà!

Il poeta Vittorio




Per gli amanti della poesia, e di Vittorio Sereni (in foto) in particolare, ricordo l'incontro oggi, domenica 29 settembre, ore 18, a Villa Recalcati a Varese. Il poeta Franco Buffoni riporterà fra noi Vittorio, attraverso le sue poesie e le testimonianze in prosa.

Valeria e Andrea, sposi felici

                                                                                            foto carlozanzi



Davvero un bel matrimonio ieri, nella parrocchia San Pietro Apostolo di Goito (Mantova), matrimonio fra mia nipote Andrea e Valeria. Celebrazione presieduta da don Amedeo Messedaglia. Ci tornerò su. Ora qualche foto e quanto hanno desiderato comunicare Valeria e Andrea, scritto alla fine del libretto da loro pubblicato:


Ringraziamo i nostri genitori, che ci hanno cresciuti ed affiancati in questa scelta fondamentale per il nostro futuro.
Ringraziamo i nostri testimoni Francesca e Nicolò, gli amici e i nostri familiari presenti: è bello sapere che siete qui oggi.
Un grazie di cuore a don Amedeo che con affetto paterno ci ha istruiti a questo sacramento.
Ringraziamo Gesù che continua ad accompagnare tutti noi con tenerezza infinita.
Un abbraccio,
Valeria e Andrea.

Auguri Mari e Mirko

                                                                                             foto carlozanzi




Un anno è passato, il cielo è grigio come allora, ma il cuore è colorato. Auguri!

sabato 28 settembre 2013

L'autista

                                                                                             foto carlozanzi



Marco, l'autista degli sposi.

L'attesa

                                                                                 foto carlozanzi




Qui a Goito cresce l'attesa e la tensione.

venerdì 27 settembre 2013

Valeria e Andrea, sposi


Oggi, sabato 28 settembre, alle 17, a Goito (Mantova), mio nipote Andrea si sposerà con Valeria. Ho aperto, come faccio spesso, l'album dei ricordi ed ecco una foto del febbraio 1982, al battesimo di Andrea. Lui era appena nato, io avevo 26 anni (e si vede). Seguiranno foto dell'evento, che mi vede fra gli invitati.

Auguri, Renata




Buon compleanno alla mia amica poetessa Renata Spinella. Ecco, così ti voglio ricordare, davanti alla tua macchina da scrivere, fra i tuoi libri, nella stanza-piccola Chiesa domestica, nella tua quotidiana sofferenza e nella tua mai doma speranza di una Vita senza fine.

Auguri, Maniglio





Buon compleanno al mio amico Maniglio Botti (eccolo a sinistra, insieme all'amico inseparabile Fiorenzo Croci), giornalista, che ben conosce la fatica della scrittura e la gioia di vivere.

Conosciamo la nuova Cimberio: Marko Scekic




Stanno per iniziare Eurolega e Campionato di serie A di basket, e allora mi pare arrivato il momento di conoscere la Cimberio Varese, stagione 2013/2014, iniziando proprio dai nuovi. Il nuovo n° 4 sarà Marko Scekic, nato il 23 maggio del 1981 a Zvornik, in Serbia. E' un centro alto m. 2,07, peso 95 kg. Dopo varie esperienze all'estero, ha giocato gli ultimi due campionati con i nostri 'cugini'-rivali di Cantù. Questo non deporrebbe a suo favore, ma staremo a vedere.

'O soffio dell'april' con Mariachiara




Interessante spettacolo teatrale stasera, venerdì 27 settembre, ore 21.00, al Teatro Sociale di Luino (via XXV aprile 13), 'O soffio dell'april', ispirato alla musica che Piero Chiara mette nei suoi racconti. Interpreti: Mario Chiodetti (narratore), Rosa Sarti (attrice), Mariachiara Cavinato (soprano, nella foto), Francesco Miotti (pianoforte).
Marichiara è figlia della mia compagna di liceo Graziella Buzzi, ha una voce super e un futuro promettente davanti.
Dalle 20.30 alle 23.00, sempre al Sociale di Luino, speciale annullo filatelico, in occasione del centenario della nascita di Chiara.

Meglio la bici del sedentario Piero Chiara

                                                                                       foto enrico lamberti


Non ho avuto dubbi: meglio la bici che Piero Chiara. Questo pomeriggio, venerdì 27 settembre, dalle ore 15, a Villa Recalcati, è in programma un Convegno Internazionale dal titolo 'Il mago del lago Piero Chiara, a cento anni dalla nascita', a cura di Mauro Novelli. Relatori illustri, ma io non dimentico ciò che ebbe a dire lo scrittore in merito allo sport. Derideva gli sportivi e sentenziò: "Guardate gli alti prelati della Curia romana, non fanno certo sport e campano a lungo. Per quanto mi riguarda, l'unico sport che pratico è camminare dietro la bara, ai funerali di coloro che praticavano sport." 
Caro Piero, questa è una tua caduta di stile che non posso accettare. W lo sport! E al Convegno non ci vengo.

giovedì 26 settembre 2013

Auguri, Marco



Felice compleanno a mio nipote Marco. Dai, ci si vede domani, al matrimonio di Andrea. 

Un abbraccio a Franca



Anche se non la conosco personalmente, sono vicino a Franca Bardelli (foto da google immagini), in questo spazio di sofferenza. Conosco suo marito Giuseppe Bosetti, mio collega, conosco di fama le due figlie è un po' conosco la loro storia, tutta scritta nel campo 9x18 della pallavolo. Perché Giuseppe era allenatore di Franca, con loro la squadretta di periferia di Sumirago è salita sino alla serie A, e Franca si è meritata anche la nazionale. Ovvio che le due figlie Caterina e Lucia dovessero giocare a pallavolo, e lo stanno facendo alla grande, entrambe in serie A e in nazionale.
Forza Franca! 

Mariarosa fra rosse brume




Sabato 28 settembre, alle ore 21, nella Sala Polivalente di Somma Lombardo, si svolgerà la cerimonia di premiazione del premio di poesia 'Rosse Brume-6^ edizione'. So che fra i partecipanti c'è anche la mia amica poetessa Mariarosa Lancini Costantini, alla quale auguro di ben figurare. In bocca al lupo!

Pozzi e Sereni: tra arte e vita




Interessante incontro stasera, giovedì 26 settembre, ore 21, Villa Recalcati (piazza Libertà 1, Varese) nell'ambito del Premio Chiara. 
Matteo M. Vecchio e Maria Grazia Ferraris, ci faranno conoscere la suggestione poetica di Antonia Pozzi (foto) e di Vittorio Sereni, conversando sul compito sublime della poesia, tra Arte e Vita.

Auguri, cara Mariachiara

                                                                                                 foto carlozanzi




Buon compleanno, cara Mariachiara...e buona attesa.....

Un piccolo, prezioso catalogo




Anche quest'anno l'Associazione Amici di Piero Chiara e gli Amici di Riccardo Prina hanno realizzato un prezioso catalogo, con le foto delle 24 opere finaliste al Premio Riccardo Prina 2013. Ne approfitto per ricordare che la mostra, in Galleria Ghiggini a Varese, resterà aperta sino al 13 ottobre (chiusura il lunedì). Lì si potrà avere anche il catalogo. E' una mostra che merita la visita.

mercoledì 25 settembre 2013

Valeria e Andrea




Sabato prossimo, 28 settembre, sarò a Goito, in provincia di Mantova, per il matrimonio di mio nipote (acquisito) Andrea (foto dal profilo fb) con Valeria. Molto bene. Ricordo con nostalgica nitidezza quel 7 febbraio del 1982 (Andrea era nato 3 giorni prima) quando dentro un nebbione pauroso arrivai a Mantova per far visita al neonato. Qualche annetto è passato, e sabato nebbia non ci sarà di sicuro.

Il parere di Enrico

                                                                                              foto valentina zanzi




Ho chiesto al mio amico Enrico Tediosi (in foto), noto poeta dialettale, di farmi avere il testo di ciò che ha detto giovedì 19 settembre, alla libreria Feltrinelli, in merito al mio libro 'Valzer par Varés'. Gentilmente mi ha inviato lo scritto, che qui propongo, ringraziandolo:



Intervento di Enrico Tediosi alla libreria ‘Feltrinelli’  19.09.2013

Conoscevo Valzer par Varés interpretato da Lidia Munaretti e consorte che un giorno, essendo loro soci del Cenacolo, durante una riunione dello stesso avevano chiesto di poterlo cantare per noi. Era una poesia di Carlo. Quella poesia/canzone oggi me la trovo come titolo di un libro dedicato  a Varese, città che Carlo ama profondamente. Il giorno che mi ha
chiesto se avevo piacere di dire due parole alla presentazione del suo libro ho detto sì senza pensarci su. Del resto era stato lui 13 anni fa a fare l’articolo sul mio primo premio al Concorso di Poeta Bosino. Che dire, è un bel libro, un atto d’amore verso la sua città, verso sua moglie, suo padre, i suoi figli, brava Valentina per la splendida copertina, verso la lingua
bosina e tutte le sue sfumature…..bello Valzer par Varés….Potrete, se deciderete di leggerlo, trovarci tanto dell’anima di chi ha scritto questo libro, il tormento e i dubbi del suo rapporto con Dio, in fondo una profonda religiosità che si riscontra tra le righe in tante pagine, poi la politica, lui biografo di Maroni che non fa bruciare nel falò di Sant’Antonio
un biglietto secessionista e un po’ razzista del Borgomastro di un paese del Nord, lui che ricordando filastrocche antiche trova il modo di spiegare l’accordo Bossi/Berlusconi in modo simpatico, lo sport (parte integrante e importante della sua vita e forse avrebbe voluto essere Ganna o Binda. L’attenzione per quello che lo circonda e qui il perché del suo essere giornalista, un modo di esporre pensieri e sensazioni immediato e piacevole, ha il dono della sintesi e di conseguenza non annoia chi lo legge. C’è l’uomo che ha vissuto e vive passioni che partono dal ragazzino che è atteso da una coetanea al campetto dell’oratorio e che vive una trasferta in “Morini” col cuore in gola e che sfoga in pugno, forse l’unico della sua vita l’amarezza di un attesa andata delusa, c’è Patrizia che orgogliosamente dice:« Sì è il mio fidanzato!!» e poi sparisce dimenticata come tutte le cose che non hanno futuro ma che si ricordano volentieri in contesti diversi, c’è il ragazzino che ricorda le nostre tradizioni e ha nostalgia delle “mondelle”, una volta un rito novembrino in tutta la provincia di Varese.
E poi ancora l’autore che ha avuto e ha la fortuna di avere un padre ancora da sopportare,
un padre che ama profondamente e si sente in tutte le sue parole, ancora lui e i suoi dubbi quando confessa il prete (nelle intenzioni) e lo mette in imbarazzo…. E poi ancora Carlo che si mette a nudo mentre sua moglie si addormenta sulla cassapanca, posto singolo e lui ha apprezzamenti che la moglie leggendolo potrebbe fargli pagare, ma proprio in quell’occasione traspare tutto l’affiatamento di una coppia consolidata che è ben conscia della realtà e non si perde in inutili smancerie ma è abituata a dirsi le cose in faccia.

Un bel libro, se volete andare a ritroso nel tempo e farlo con parole e atteggiamenti moderni, beh, leggetelo! E se non parlate dialetto, leggete la traduzione italiana, sono belle poesie in tutt’e due le versioni. Avrei, e Carlo lo sa, qualcosa da dire sul modo di scriverlo il dialetto, ma questo è un argomento che se l’autore accetterà di entrare a far parte finalmente del Cenacolo svilupperemo insieme a parte e in un'altra sede. Io adesso posso solo ringraziarlo per il fatto di credere ancora nella validità di quella che noi dialettali consideriamo una lingua, la lingua della terra che ci ha visto nascere, indipendentemente dal colore politico di ognuno di noi, una lingua che amiamo e punto, che non ha codici, che non ha depositari della verità assoluta ma che merita di essere conservata e, se possibile trasmessa ai nostri figli, già, lasciarne una testimonianza come quella di Carlo è importante. Vorrei chiudere questa mia breve riflessione leggendo una poesia che forse non è la migliore di quelle che fanno parte del libro ma è senza dubbio originale perché una poesia a un fiammifero penso che siano pochi i poeti viventi e non ad averla dedicata.    

martedì 24 settembre 2013

Mock & Cecilia in concert 1

                                                                                                   foto carlozanzi





Ieri sera il piccolo teatro parrocchiale di Brenno ha ospitato un evento musicale che merita molte repliche. Mio fratello Mock e sua figlia Cecilia hanno offerto una serata acustica, presentando le canzoni della Piedmont Brothers Band, in particolare alcune primizie del nuovo cd 'Back to the country'. E' una delle primissime volte che Mock & Cecilia salgono sul palco da soli, perché come è noto la PBB è formazione di molti componenti. Cecilia, pur emozionata, è stata bravissima. Mock ha dimostrato non solo di essere uno dei migliori suonatori di banjo in Italia (ma questo già lo si sapeva) ma di avere indubbia maestria anche con la chitarra e ottima voce. Ha retto alla grande due ore di spettacolo, e chi è del mestiere sa bene quanto sia difficile riempire una sala di buona musica con un solo strumento, senza basi. Davvero bravi! 

Mock & Cecilia in concert 2

                                                                                          foto carlozanzi




Il bellissimo concerto offerto ieri da Mock & Cecilia si presta a qualsiasi pubblico, e loro sono ben disposti a portare la loro voce e la loro musica in giro almeno per la provincia di Varese. Fatevi avanti con proposte. Nessuno resterà deluso.
Per info:  www.piedmontbrothersband.com