sabato 13 ottobre 2012
Carmina non dant panem 3
Per la scrittura (e un po' anche per il canto) avviene questo: basta che uno sappia scrivere in maniera corretta, senza strafalcioni, e abbia qualche idea, ecco, a questo punto si sente abilitato, invogliato a coltivare il pensiero di pubblicare un libro, il SUO libro. Naturalmente mi ci metto anch'io in questa schiera. Senza tener conto che lo scrivere potrebbe essere anche considerato una professione, che richiede studio e pratica, il potenziale autore si sente in diritto (e in qualche modo avverte un dovere verso l'umanità!!!!) di coltivare la sua 'ambizione letteraria', in ciò favorito dalla possibilità di pubblicare a pagamento. Questa 'pretesa' in fase di prologo, questo incipit un po' folle, riempie le librerie di libri ma in genere non confonde il lettore, che 'punisce' l'autore semplicemente ignorandolo.
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