sabato 30 novembre 2013

Accadde...un anno fa

DICEMBRE 2012


Domenica 2 dicembre 2012 – sereno, freddo
Dopo otto partite vinte di fila, la Cimberio basket perde oggi a Roma l’imbattibilità: 91 a 87, partita combattuta sino alla fine. Si poteva anche vincere. Sotto anche di 15 punti, Varese è sempre riuscita a riportarsi sotto sino all’80 pari. Male gli ultimi due minuti.

Lunedì 3 dicembre 2012 – sereno, freddo
Un misterioso ricatto internazionale è stato bloccato da un blitz della Digos di Varese: fermati due ucraini che volevano estorcere 34 mila euro all’imprenditore russo Andrey Spiridonov, rifugiato politico oppositore del governo Putin. Questa sera l’uomo aveva preparato una borsa con del denaro nel suo studio di Varese, ma al momento della consegna la polizia è intervenuta e ha portato i due emissari in questura.

Martedì 4 dicembre 2012 – coperto, via via sereno-variabile
Sono mille i lavoratori danneggiati dalla cooperativa di servizi Primavera di Gallarate. A luglio è stato arrestato il dg Quintino Magarò, la settimana scorsa è stato arrestato il presidente Claudio Marelli (entrambi ex Udc). Secondo i pm, i mancati versamenti Inps sono ingenti, per un totale di 500mila euro sottratti ai lavoratori in tre anni, e quasi 1,3 milioni di euro di contributi non versati.


Venerdì 7 dicembre 2012 – variabile, coperto, fiocchi di neve
Nel primo pomeriggio si vedono volteggiare nel cielo i primi fiocchi di neve dell’inverno 2012-2013. Tradizionale pasta e fagioli in piazza Milite Ignoto a Sant’Ambrogio Olona, come sempre affollata di buongustai. Alla sera, all’Atahotel, presentazione del Calandàri d’ra Famiglia Bosina par ur 2013, durante la Festa degli Auguri natalizi.

Lunedì 10 dicembre 2012 – sereno, freddo
Continua il gran freddo, cielo terso, ideale per gli amanti della fotografia, ma vento e clima rigido. Si attende la neve per il fine settimana.

Martedì 11 dicembre 2012 – sereno, freddo, vento
Forti disagi in questi giorni per i pendolari che viaggiano con Trenord, sia alle Nord che allo Stato. Continui ritardi e cancellazioni di treni, causa il malfunzionamento del nuovo sistema computerizzato per l’assegnazione dei turni di lavoro.

Mercoledì 12 dicembre 2012 – sereno, freddo
Serata organizzata da Roberto Bof alle Ville Ponti, per far rivivere ai varesini le emozioni delle Paralimpiadi di Londra 2012, e per avvicinare il mondo dei disabili che desiderano praticare attività sportiva a quelli dei normodotati, che dovrebbero aiutarli nel loro desiderio. La città di Varese si distingue per la presenza di alcune società indirizzate ai disabili davvero bene organizzate, che abbisognano però di volontari.


Venerdì 14 dicembre 2012 – neve
La neve, ampiamente annunciata, è arrivata stanotte e per tutta la giornata, sebbene non molto intensa. Una decina i centimetri caduti in città, con qualche comprensibile disagio ma gli spazzaneve hanno fatto il loro dovere. Prevista neve anche per questa notte, sino a domani mattina.

Domenica 16 dicembre 2012 – sereno
Inizia la stagione dello sci nordico al Brinzio. Nella notte gli uomini del Centro Fondo Brinzio hanno battuto un anello di 3 km, e stamani i primi appassionati hanno cominciato a girare in pista. Si spera che altri centimetri di neve si aggiungano presto ai primi venti, che hanno permesso (grazie anche al gelo notturno) di realizzare la prima pista dell’anno.

Venerdì 21 dicembre 2012 – sereno
Non si avvera la tragica profezia dei Maya, che minacciava la fine del mondo. Si rinnova invece il solstizio di inverno. Da domani il dì si allunga.

Martedì 25 dicembre 2012 – pioggia fine, nebbia
Triste e grigio Natale di pioggia, una pioggia fine e fastidiosa, che a tratti scompare, e che rende umido il Natale dei varesini.

Mercoledì 26 dicembre 2012 – nebbia
Cosa piuttosto insolita, la nebbia avvolge Varese anche ai piani alti, sino a Sant’Ambrogio e oltre. E proprio a causa della nebbia è sospesa la partita di calcio Varese-Brescia.


Venerdì 28 dicembre 2012 – sereno, non freddo

Anche Antonio Rosati, presidente del Varese calcio, 43 anni, ha deciso di candidarsi per la Regione Lombardia nella lista di Maroni. Bobo da Lozza compare da giorni in una gigantografia a colori lungo le strade varesine e lombarde, candidato a diventare governatore.

- 7 al PBB day



Domenica 8 dicembre, ore 16, salone parrocchiale di Biumo Inferiore (sotto la chiesa), Marco Zanzi detto Mock e la Piedmont Brothers Band presenteranno il nuovo cd 'Back to the country'. Per un assaggio, youtube è a vostra disposizione.

La professoressa Rossi alla Vidoletti



Lunedì 2 dicembre, alle 9 alle 10, la professoressa di lettere dell'Isis di Varese (nonché mia amica) Carla Rossi sarà alla Vidoletti, per parlare di Itis, Ipsia e Cfp. 
Sia la benvenuta, nella scuola più accogliente della città!

Riso, sale e sapone



E' il sabato della Colletta alimentare. 17^ edizione, cifre impressionanti: oltre 1 milione di cittadini che danno il loro contributo, migliaia di volontari fuori dai supermercati, tonnellate di viveri raccolti. In Lombardia grazie a questa giornata si raccoglie il 20% del fabbisogno nazionale del Banco Alimentare. E ogni anno, in occasione del sabato della Colletta, torno agli inizi degli anni Ottanta, quando ero più giovane fuori e più gagliardo dentro. Noi del Gruppo Missionario Parrocchiale di Biumo Inferiore, amici della Comunità Shalom, ci mettevamo fuori dai supermercati e chiedevamo soprattutto riso, sale e sapone. Questo voleva il nostro amico missionario Padre Mauro Serragli, comboniano in Uganda. E poi anche quaderni, biro...insomma, abbiamo in qualche modo preceduto l'intuizione del Banco Alimentare, con questa benefica colletta. Trent'anni sono passati, c'è bisogno di aiuto in Africa ma ora sempre più anche in Italia. Il boom economico si è sgonfiato, la crisi si è gonfiata. 

- 8 al PBB day



Il PBB day si avvicina. Domenica 8 dicembre Biumo Inferiore riceverà l'omaggio di musica americana di qualità. In cartellone la Piedmont Brothers Band. Inediti di Ron Martin, Marco Zanzi, Mike Gallivan. Cover con la partecipazione, direttamente dagli States, di icone della musica di questo genere, gente che ha suonato nei Flying Burrito Brothers, Nashville West, Poco.... Nomi quali Richie Furay, Rick Roberts, Gene Parsons, Buddy Cage, Patrick Shanahan, Stephen A. Love.....Musica che assai raramente si sente a Varese. Verrà presentato il nuovo cd della PBB 'Back to the Country'. Grande evento!

venerdì 29 novembre 2013

Calci nel culo



Ho una bellissima famiglia, da ultimo una nipotina stupenda. La mia professione di insegnante mi permette di lavorare sul presente e sul futuro, la mia passione di narrare attraverso la scrittura viaggia nella memoria, recupera il passato, scava nel presente, li conserva per l'oggi e per il domani. Lo sport mi ravviva, regalandomi illusioni di eterna giovinezza. E altro potrei elencare, in positivo. La mia vita potrebbe stare dentro un film, eppure a volte il mio animo è a tal punto pretenzioso, incontentabile, affamato di perfezione da farmi sentire bisognoso di un di più. Lo so, lo so bene, potreste prendermi a calci nel culo e non sbagliereste. Ma questo sono io e, se ben ci pensate, questi siete anche voi. In tempo di pace, naturalmente.   

Mario da Emilio & Eileen



Un appuntamento che non merita distrazione: sabato 14 dicembre, ore 17, il mio amico scrittore Mario (Chiodetti) presenta la sua ultima raccolta di racconti dai miei amici Eileen ed Emilio (Ghiggini), noti galleristi di via Albuzzi 17, a Varese. Prendere nota.

La bellezza dei numeri due

                                                                                foto valentina zanzi



Su, concedetemi un attimo di vanagloria, prometto che tornerò nell'anonimato! Leggo un articolo molto documentato sulla rivista 'Messaggero di Sant'Antonio' del novembre 2013. Titolo: 'La bellezza dei numeri due'. Autrice: Nicoletta Masetto. Parla dei secondogeniti mediani, cioè che hanno avuto almeno un fratello anche dopo la loro nascita. E' il mio caso. Intanto qualche nome di secondogeniti famosi: Nelson Mandela, Martin Luther King, Tony Blair, Lech Walesa e Bill Gates. Si legge fra l'altro: "...Alfred Adler, tra i fondatori della psicologia psicodinamica, scriveva -La posizione in famiglia lascia un marchio indelebile...L'opinione che i secondogeniti siano più svegli dei primi nati non è solo un sentire comune. Lo dimostrano gli studi: i secondogeniti sono più bravi nelle abilità di negoziazione e di coordinamento...- In effetti non è un caso se a partire dal 1787, ben il 52% dei presidenti alla guida della Casa Bianca è figlio secondogenito e mediano..."
Molto bene, abbiamo finalmente trovato chi sostituirà l'ottuagenario Giorgio Napolitano!

La scoperta del Meo...Patacca

Ho ricevuto questa bella risposta della lettrice del mio blog Elisa, che riprende l'argomento della scoperta del Meo. La pubblico più che volentieri.


Anch'io sovente ho sentito usare questo modo di dire, ma da personentutte già molto avanti con gli anni e che usano spesso esprimersi in dialetto.
Il suo significato è praticamente simile a quello della " scoperta
dell'aqua calda "
Ossia la scoperta di qualcosa di molto ovvio , ma smargiassamente
venduta come eccezionale

" La scoperta del Meo " però è espressione italiana e non dialettale
Tuttavia non ve ne è traccia sui dizionari
Da cosa derivi non lo so proprio!

E allora perché scrivo?

Perché quel " Meo " ( scritto con la maiuscola ) mi fa immediatamente pensare a Meo Patacca
(foto)
Pesonaggio epico - teatrale e maschera romanesca un po' smargiassa

Chissà se nei tempi addietro - in una delle sue avventure - quel Meo non si sia vantato di aver fatto per primo una eccezionale scoperta, invece già conosciuta da tutti.
La scoperta del Meo avrà fatto sonoramente ridere tutto il pubblico
E così quell'espressione, uscita dal teatro romano, sarebbe poi
penetrata nella parlata popolare di tutta l' Italia

Naturalmente la mia è solo una supposizione, ma mi sembra carina e plausibile

Elisa




- 9 al PBB day



- 9 al Piedmont Brothers Band day...annotare in agenda

giovedì 28 novembre 2013

La Provincia di Varese abbassa la saracinesca



Dalla fine del 2010 collaboravo con il quotidiano La Provincia di Varese. Coincidenza: il 28 novembre 2010 è stato pubblicato il mio primo pezzo della rubrica 'Pensieri & Parole', che usciva la domenica. E oggi, 28 novembre 2013, ho ricevuto la lettera, che comunica ufficialmente (già lo sapevo) la chiusura dell'edizione varesina del quotidiano la Provincia di Como, a far data dal 31 dicembre 2013. Peccato. Non tanto per me, ultimamente mi dedico principalmente alla narrativa e a questo blog, ma per l'informazione. Una voce in meno è sempre qualcosa che si perde, una ricchezza che se ne va. Voglio qui ringraziare il quotidiano che mi ha accolto tre anni fa e sono vicino ai colleghi collaboratori che sono in difficoltà, per la perdita del posto di lavoro. Mi spiace.

All'orlo della luce

                                                                                             foto carlozanzi



All'orlo della luce nella sera
si sporge impura la prima stella
vertigine della notte che viene
fiaccola del mattino lontano;
sull'orizzonte l'ombra della città
si schiude come un fiore
di voci, di sguardi e di parole
appuntamenti d'amore rubati
alla vita.

Arnaldo Bianchi  novembre 2004 (Del vento e della luna)

Al tramonto della vita

                                                                                               foto carlozanzi


Al tramonto della vita ciò che conta è aver amato...almeno un poco...ogni tanto...in rari, privilegiati momenti.

La scoperta del Meo



Mentre sul web non si parla che di decadentismo berlusconiano, di santa alleanza fra diversi e di crisi politicoeconomica (argomenti importanti ma che mi trovano impreparato), io parlo di argomenti di seconda e terza fascia, cioè di ricordi familiari. Mio padre, di fronte a qualcosa di ovvio, era solito dire: 'E' la scoperta del Meo!' Non ho mai saputo chi fosse questo Meo, glielo chiederò. Ma il signor Meo è tornato alla ribalta quando ho saputo che la Regione Lombardia (spero almeno gratis) ha commissionato un sondaggio, dal quale risulta che, nelle scuole, la materia che registra più infortuni fra gli alunni è l'educazione fisica! Ho detto: 'Ecco un'altra scoperta del Meo!' In base a tale ricerca, la nostra beneamata regione (che avrà anche un inno, commissionato a Mogol!) ha deciso di far fare un corso di aggiornamento sull'infortunistica nei posti di lavoro ai prof. di ginnastica, cioè a me. Questa non è una scoperta del Meo, è una gran rottura di p........ 

mercoledì 27 novembre 2013

La cavolata finale



Amo la parabola del figliol prodigo. Amo questo padre misericordioso che dimentica e accoglie. Non sono fra quelli, un po' rancorosi, che dicono: "E no, troppo comodo, uno fa quello che vuole e poi un segno di croce finale e si cancella tutto...e no, io che mi faccio il mazzo tutta la vita..." Sarà che io non mi faccio il mazzo, comunque ben vengano le conversioni dell'ultima ora. Ma pensavo che devono valere anche le cavolate dell'ultima ora, le sbandate finali: anche queste non possono cancellare di colpo una vita retta e pia. Quindi chi si fa il mazzo tutta la vita lo tenga presente.

Il pubblico



Durante una recente discussione con una persona a me cara, che condivide la passione per i libri, è uscita la domanda: "Ma è lecito o non è lecito pubblicare ciò che scriviamo? Ne abbiamo il 'diritto'? Qual è il fattore che ti fa dire: sì, tu puoi farlo e tu no?" Perché se è indubbio che ciascuno, a casa sua, può fare ciò che vuole e scrivere ciò che gli pare, non è così quando ci si rivolge al pubblico, cioè quando si vuole pubblicare. Sì, il pubblico: ci è parso questo uno dei fattori determinanti, magari non il solo, che rende 'moralmente lecita' la pubblicazione. Perché se uno vuole comunicare ma nessuno legge ciò che scrive, che comunicazione è? Già, ma quanto pubblico? Dieci, venti, cento, mille, un milione di lettori? Qual è la soglia, prima della quale è no, e oltre la quale è sì. Impossibile rispondere.

La zanzara



Episodio curioso stamani, scendendo a piedi dal Sacro Monte. Premessa: per fortuna, sin da piccolo, non sono stato oggetto di scherzi e prese in giro, quindi sono cresciuto con minori traumi, rispetto ad altri ragazzi. Come si sa, i bambini possono essere molto cattivi...e ancor più gli adulti. Però qualche isolato sfottò l'ho avuto alle elementari, per via del mio cognome: zanzi = zanzara. Rari tentativi, smorzati non tanto dalla mia reazione violenza (non sono il tipo) quanto da un superiore distacco. Stamani incrocio una coppia tedesca, in salita, dalle parti dell'Ottava cappella. Proprio al momento dell'incontro lei dice a lui, con la tipica parlata crucca: "Ia...zanzàra...zanzàra..." Poi mi guardano e sorridono. Mi avranno riconosciuto? 

Progetto Piedmont: musica vera

PROGETTO PIEDMONT: MUSICA VERA

Domenica 8 dicembre, ore 16, salone chiesa parrocchiale di Biumo Inferiore, verrà presentato il nuovo cd della Piedmont Brothers Band, 'Back to the country'. Ecco la storia del gruppo.


La Piedmont Brothers Band, o meglio, il progetto Piedmont, nasce dall’incontro tra due persone, Marco Zanzi e Ron Martin avvenuto tramite i Newsgroup di Internet a partire dall’anno 2000 circa. La condivisione di pressoché identici interessi e gusti musicali, di comuni radici (a dispetto della differente età e  paese di nascita – Italia per Marco e USA per Ron) e di una amicizia che si è fin da subito rivelata più una fratellanza, ha costituito il fertile terreno di nascita di un progetto musicale autonomo e per certi versi unico nel suo genere. Il primo viaggio di Marco Zanzi negli Stati Uniti (anno2007) ha portato all’uscita nel 2008 dell’Album “Bordertown”, titolo particolarmente significativo perché le città natali di Marco e Ron(Varese ed Eden) sono ambedue città di confine. Il CD registrato ed autoprodotto da Marco Zanzi ha ricevuto numerosi e inaspettati commenti positivi da parte degli addetti ai lavori sia Italiani che Statunitensi ed in particolare John Einarson (probabilmente il più conosciuto ed apprezzato scrittore ed esperto di musica Country-Rock al mondo) ha proclamato “Bordertown” il suo preferito Album di Country-Rock). Anche Raffaele Galli (Il Buscadero), Aldo Pedron e Paolo Vites (JAM) giusto per citarne alcuni hanno scritto recensioni più che lusinghiere. A seguito di questo inaspettato successo di critica, e grazie al coinvolgimento sempre più entusiastico di amici musicisti sia Italiani che Internazionali, il gruppo è uscito con un secondo Album nel 2011 intitolato “Lights Of Your Party”. Questa volta l’Album ha ha avuto una ben più ampia distribuzione grazie all’interessamento della casa editrice TEMPI che ne ha stampato e distribuito sul territorio nazionale 15000 copie. Una seconda edizione Americana uscita presso la casa discografica del North Carolina FLYIN’ CLOUD RECORDS è stata realizzata in contemporanea. Il 2012 ha poi visto l’uscita del primo CD  dal vivo “Hear My Brother”prodotto e stampato in edizione limitata in Australia. Il CD è la cronaca del concerto tenuto dal Gruppo con Ron Martin e numerosi ospiti nel Luglio del 2011 presso il Teatro Fontana di Milano. Il gruppo si è anche esibito in prestigiosi ambiti quali il Folkest (dopo avere vinto la selezione del Nord Ovest) ed il Riverfest ad EDEN(North Carolina). Qui il gruppo è stato insignito (per la prima volta nella storia della cittadina statunitense) della prestigiosa cittadinanza onoraria.
Il primo Settembre il gruppo ha realizzato un nuovo Album in studio intitolato PBB III, Album che viene presentato ufficialmente oggi alla stampa, che vuole essere un omaggio al Country-Rock dei primi anni ’70, quello che più ci ha condizionato e influenza la sonorità del gruppo. Questo Album ha visto la partecipazione straordinaria di musicisti del calibro di Rick Roberts (Flying Burrito Brothers, Firefall), Richie Furay (Buffalo Springfield, POCO, SHF Band …), Herb Pedersen (Linda Ronstadt, Dillards, Desert Rose Band), Jock Bartley (Gram Parsons, Firefall), Patrick Shanahan (Rick Nelson, New Riders Of The Purple Sage) tanto per nominarne alcuni. Si sono già occupati del disco autorevoli riviste quali il Buscadero (Articolo di Raffaele Galli sul numero di Ottobre 2012), Late for The Sky, Il Sussidiario.net e SUONO (recensione sul numero in uscita a Novembre).
Brani del PBB III sono trasmessi in numerose Radio sia in Italia che all’estero (USA, Spagna, Australia …).
“Bergamonews” in un recente articolo così si è espresso parlando dell’Album: “Per me sono la vera sorpresa dell’anno, almeno sino ad oggi. Un album fresco, godibile, spumeggiante, pieno di belle canzoni Ancor più sorprendente la storia della band che mi era ignota…..”
Barnes Newberry (conduttore di ‘My Back Pages’ su MVYRADIO di Martha’s Vineyard, USA) “PBB 3 è l'ultimo lavoro discografico dell’entusiasmante Piedmont Brothers Band, band che considera sia l'Italia che il North Carolina la sua casa. Con il debutto stellare di Bordertown (2008) prima e con la potenza e la maturità di Lights of Your Party (2011) dopo, questo gruppo di grande talento guidato da Marco Zanzi e Ron Martin (fratelli gemelli provenienti da differenti madri “Pedemontane”, forse?!) ha amorevolmente affinato la propria abilità musicale prendendo ispirazione da gruppi mitici degli anni  60 e 70 quali i Byrds, i Buffalo Springfield, Poco, Dylan, ed i Flying Burrito Brothers e creando il proprio personalissimo  sound che risulta essere  un ordinato amalgama  di country rock, folk, bluegrass, gospel, e rock ….”

E siamo al 2013, anno intenso per la PBB. Escono due cd, RARITIES e BACK TO THE COUNTRY. Ci soffermiamo sul secondo, che verrà presentato il prossimo 8 dicembre, utilizzando le parole del critico musicale Pierangelo Valenti.



THE PIEDMONT BROTHERS BAND – BACK TO THE COUNTRY

1.  Back To The Country                       (Marco Zanzi - © SUISA)                                                   
2.  The Dark Stranger                           (Ray O’Neill / Marco Zanzi - © SUISA)                                                              
3.  And Settlin’ Down                           (Richie Furay - © Warner Chappell Music Inc. ASCAP)             
4.  Little Star                                        (Marco Zanzi / Katherine Walczyk - © SUISA)                                  
5.  In My Own Small Way                     (Rick Roberts - © Silver Wing Songs BMI)                                      
6.  The Road                                        (Mike Gallivan / Marco Zanzi - © SUISA)                                          
7.  A True Aching Heart / Ceci’s Jig      (Marco Zanzi - © SUISA)                                                                    
8.  Colorado                                         (Rick Roberts - © Songs Of Universal, Inc. BMI)                                 
9.  All Is Not Lost (How Sad But True)   (Ron Martin / Rita De Cillis - Ron Martin - © BMI)                                
10. Carolina Star                                  (Hugh Moffat - © Gray Mouser Music / Atlantic Music Corp. BMI)  
11. Snowflakes                                                 (Marco Zanzi - © SUISA)                                                                    
12. Waiting On A Train                                 (Ron Martin - © BMI)                                                                           
13. Little Annie                                                (Traditional - © Public Domain)                                                         

Running Time: 53'52"

Bar Code Number / UPC-A: 7-00220-67852-1
Catalogue Number: MZ-005





Il progetto Piedmont Brothers Band di Ronald Martin e Marco Zanzi è arrivato al quarto traguardo. Una grande idea di collaborazione tra Vecchio e Nuovo Continente, basata su una solida fraterna amicizia e gusti musicali comuni, si è ormai da tempo concretizzata ed ha prodotto opere pregevoli in ambito country rock ed oltre. Quasi un lustro di vita, considerando il genere preso in esame, le difficoltà artistiche e materiali, organizzative e finanziarie, specie in Europa, è di per sé un successo straordinario. E tutto ciò si deve sì al coraggio ed alla tenacia di chi ha voluto questa avventura, ma anche alla bontà e alla grande serietà della proposta musicale.
Parlando di covers il repertorio d’oltreoceano, da dove tutto è partito, sembra pressoché infinito: sta proprio al buon gusto dei professionisti scegliere il materiale opportuno e qui la raffinatezza del ricercatore si è prodigata in tre vere e proprie perle. Brani come “Colorado” ed “In My Own Small Way” di Rick Roberts e “And Settlin’ Down” di Richie Furay (qui presentata in duetto con la figlia Jesse Furay Lynch), oltre ad aver contribuito a scrivere la storia del country rock, non hanno mai perso una nota del loro fascino a più di quarant’anni dal loro apparire sulle scene americane proposte dai Flying Burrito Brothers e dai Poco, due dei primi gruppi storici del genere.
Ma dove l’intero lavoro trova quasi la sua ragione d’essere e la sua linfa vitale sono nelle composizioni originali dei membri della PBB, i due fondatori e la cerchia sempre più allargata e vitale dei collaboratori accomunati dalla medesima passione, e la partecipazione di parecchi musicisti che il country rock l’hanno creato, scritto e vissuto in prima persona. E qui la lista dei nomi dei vecchi leoni è impressionante per qualità e quantità. In compagnia di Roberts (FBB, Firefall) e Furay (Buffalo Springfield, Poco, Southern-Hillman-Furay Band) spuntano Gene Parsons (Nashville West, Byrds, FBB, Parsons Green), Buddy Cage (New Riders of the Purple Sage, session man in un’infinità di albums di altri artisti), Patrick Shanahan (Stone Canyon Band di Rick Nelson, New Riders of the Purple Sage) e Stephen A. Love (Stone Canyon Band, New Riders Of The Purple Sage, Roger McGuinn). Il loro contributo strumentale e vocale in parecchie tracce dell’album risulta spesso determinante ed il loro tocco, confidenziale, rassicurante e sempre a proposito, una garanzia per l’appassionato di lungo corso. A parte un ispirato omaggio al cantautore Hugh Moffatt, i brani scritti da Ron Martin e Marco Zanzi, coadiuvati e aiutati di volta in volta da Ray O’ Neil, Katherine Walczyk, Mike Gallivan e Rita De Cillis, sono di per se stessi una delle vere sorprese dell’intero lavoro: composizioni mature, pregnanti, contenenti il seme del genere musicale prediletto, ma del tutto emancipate ed originali, a volte mediate da sapori ed atmosfere angloscotoirlandesi per completare e chiudere il cerchio ideale e geografico.
I due amici promotori, ormai a loro completo agio con l’argomento e padroni della materia, si prodigano in un paio di gioielli che non sfigurerebbero affatto in una hit parade di singoli senza tempo (e che probabilmente finiranno per trovare la loro giusta collocazione proprio in quella sede). “Back To The Country”, titolo di per sé un programma, è un lavoro affascinante, frutto di amore, passione e grande professionalità, di tecnica e di gusto, che nulla ha da invidiare a realizzazioni d’oltreoceano miracolate da un budget mirabolante. Lasciate scorrere le prime note, con vostra grande sorpresa in brevissimo tempo vibreranno all’unisono col vostro cuore.
Pierangelo Valenti – Agosto 2013



Franzisella



Il mio amico Leo mi ha regalato questo cappellino. "Almeno tu lo usi" mi ha detto. In effetti utilizzo questi cappellini a larga visiera quando corro sotto la pioggia (anche se ultimamente preferisco, quando piove, fare cammino veloce con ombrello). Lo ringrazio, e intanto ho scoperto che a Casciago abbiamo la franzisella, una fra le industrie varesine che lavorano sull'eccellenza, e che esportano in tutto il mondo.

martedì 26 novembre 2013

Il racconto del mercoledì

                          in foto: il brazilian wandering spidfer, detto ragno delle banane, considerato il ragno più velenoso al mondo, certamente mortale



IL FILO DEL RAGNO
di carlozanzi

E il sacerdote all’ambone volle terminare l’omelia con una novella di non meglio precisato autore: “Desidero concludere queste mie parole con un racconto breve” disse dunque il prete, non alto ma in carne, molti capelli bianchi, incedere nella parola che invogliava alla sonnolenza. E tutti, anche i ragazzini, ammutolirono. “Un uomo di un’avarizia e di un egoismo senza fine morì e andò all’inferno. Nel fondo del baratro pregò chi stava sopra di lui, nella beatitudine. –Signore Dio, dammi un’altra possibilità, non voglio soffrire per l’eternità nelle fiamme dell’inferno.- La sua supplica venne raccolta e così rispose l’Onnipotente –Hai compiuto in vita almeno una buona azione?- L’egoista ci pensò e una almeno la trovò –Sì, mio Signore, una volta, mosso da pietà, non ho schiacciato un ragno.- -Molto bene- disse Dio –allora prega il ragno che venga ad aiutarti, ricambiando la tua buona azione.- L’uomo agli inferi implorò il ragno, l’animale arrivò zampettando e cominciò a produrre un lungo e sottile filo che si dirigeva verso il paradiso. L’egoista, perplesso, si arrampicò e cominciò a salire, il filo reggeva, giunse a metà del tragitto e si accorse che altri salivano sul filo, dietro di lui. –Che fate?- urlò l’uomo –No, per carità, così il filo si spezza, questo filo è mio, solo miooooooooooooooooo- ma in quel preciso istante il filo si spezzò e l’uomo precipitò di nuovo sul fondo dell’inferno, fra i tormenti. Perché il filo che conduce al paradiso regge centinaia, migliaia di buone azioni, ma non regge certo l’egoismo. Gli altri non sono un fastidio, un peso del quale dobbiamo liberarci, ma fratelli che camminano con noi, direi, letto il racconto, che si arrampicano insieme a noi verso l’alto.”
Il prelato, convinto di aver concluso ad effetto l’omelia, si rivolse ai fedeli più giovani, che sedevano sulle prime panche. “Che ve ne pare? Qualche ragazzo vuole esprimere il suo parere?”
Silenzio, brusii, risate trattenute dei più monelli.
“Non siate timidi…Marco, che dici?” e allungò lo sguardo verso il ragazzetto di prima media, che arrossì; le poche idee che aveva in testa al riguardo si prosciugarono.
Il don aveva quasi rinunciato all’idea di fare domande, quando una voce sicura scivolò nella navata: “Mio padre dice che l’inferno non esiste, o tutt’al più è vuoto” considerò Luca, di terza media, un secchione che possedeva una qualità in genera sconosciuta ai primi della classe: la simpatia. Il sacerdote era impegnato a rimediare una risposta, quando ci mise del suo anche Piero, un elemento del genere: prima parlo poi ragiono. "Per me l’egoista ha fatto male a non schiacciare il ragno. Ma lo sa che ci sono ragni velenosi che possono ammazzarti se ti pungono? Magari quello era un ragno velenoso, e se lo ammazzava faceva il bene dell’umanità…” Al che Luca la secchia aggiunse: “Già, natura matrigna, direbbe Leopardi…”
Il prete dal pulpito capì che s’era messo in un brutto guaio e balbettò qualcosa. Ma intervenne Fabio: “Mi scusi, don, essere egoisti non è colpa nostra, fa parte dell’istinto di sopravvivenza, è un imperativo che ci è stato regalato dalla natura per non soccombere, per sopravvivere in questo mondo di lupi….”
Mossi dall’intraprendenza di qualcuno, i ragazzetti delle prime panche cominciarono a far chiasso, a toccarsi dentro: “I ragni velenosi...che schifo…ma anche quelli non velenosi..io li schiaccio sempre…e poi l’uomo egoista aveva ragione, gli altri hanno approfittato del suo filo, il ragno l’aveva prodotto per lui…”
Il prete capì che doveva intervenire: “Ragazzi, siamo in chiesa, basta….non c’è tempo…Sia lodato Gesù Cristo.”
“Sempre sia lodato” rispose in coro l’assemblea dei fedeli.

“Fanculo…così non vale” disse a bassa voce Antonio, ragazzo introverso, che si teneva le proteste dentro e un giorno o l’altro sarebbe scoppiato. 

Paris Levallois-Cimberio Varese: 77-65




Adrian Banks (foto) non ha fatto il miracolo, ma era eccessivo attenderselo alla prima partita. E molto probabilmente non basterà la guardia Adrian per cambiare le cose. Banks segna i suoi primi 8 punti, non sfigura, bene Clark (18 p), Polonara (15) e Ere (13 e 8 rimbalzi), restano a secco invece De Nicolao, Sakota e un solo punto per Hassel. Troppo poco. Ormai l'Europa è un lusso, sarà meglio concentrarsi sul campionato. I parziali comunque ci vedono sempre sotto: 14/11; 35/22; 58/48 e infine 77 a 65.   
Forza Varese!

Il mio Karol




Ieri è arrivata a Varese la reliquia con il sangue del beato Papa Giovanni Paolo II. Si fermerà una settimana. Almeno 1000 varesini erano presenti nella basilica di San Vittore, stando alle cronache locali. Io non c'ero. Ho profondo rispetto per tutti coloro che trovano in questi segni conforto e ragioni in più per credere. La mia fede, invece, non ne ha beneficio. Voglio ricordare però il grande pontefice polacco con questo pezzo, che scrissi nella rubrica Pensieri & Parole sul quotidiano La Prealpina nel 2005.



IL MIO KAROL

Il mio Karol Wojtyla inizia nell’inverno (o primavera) del 1978, sotto le scure volte della piccola chiesa dell’Università Cattolica di Milano. Ci andavo spesso. Quel giorno dissero che si sarebbe celebrata una Messa. Entrò un vescovo, riferirono il nome (o forse no, dissero solo che era l’arcivescovo di Cracovia), mi fermai. Della predica ricordo poco: sono certo però che non mi venne mai da sbadigliare. Poi arrivò il 16 ottobre del 1978, stesso anno. Faceva freddo a Merano, la prima neve sulle colline e il clima ridanciano e ‘svaccato’ della caserma Rossi. Fra epiteti poco lusinghieri, scarsa fede (soprattutto nella Chiesa Cattolica) e anche qualche bestemmia seppi che avevano eletto il nuovo Papa. Vedendolo alla tele, dissi: “Ma quello lo conosco!” e, come molti, mi commossi al suo “Voi mi corrigirete!” Poi il mio Karol proseguì nella primavera del 1980 quando, per il decennio della Comunità Shalom di Biumo Inferiore, andai in piazza San Pietro e gli sfiorai la mano. Fra quel 1980 e il 1981 del novello Papa ebbi modo di conoscere (non senza qualche difficoltà di comprensione) i suoi testi, in particolare ‘Amore e responsabilità’, un tomo che il nostro sacerdote don Angelo Morelli consigliava a chi s’era incamminato sulla via del matrimonio. Seppi dell’attentato in piazza San Pietro di ritorno dal viaggio di nozze, maggio 1981: entrato in un bar, sfogliai un quotidiano e vidi il Santo Padre in foto, accasciato e sofferente. Quindi Giovanni Paolo Secondo venne a Varese, 2 novembre 1984. Mia mamma Ines era morta da un paio di mesi, troppo giovane per andarsene. M’era rimasto dentro un senso di smarrimento e di paura, non così determinante da impedirmi però di salire lungo la rizzada che conduce alla Madonna del Monte. Ore di attesa e, finalmente, il passaggio del baldanzoso Karol. Scattai una foto, ma saliva troppo in fretta e venne mossa. In effetti ricordo che mi impressionò il suo fisico atletico, il suo procedere lesto (si era ormai quasi al Mosè) e l’assenza di fiatone, benché fosse lui a scandire le Ave Maria. Ventun anni sono poi ruzzolati via come una grossa palla di piombo su un piano inclinato. E oggi, venerdì primo aprile 2005, risalendo lungo le sacre pietre del Santo Colle varesino -sassi che hanno sopportato il peso di secoli di pellegrini, roccia che è sopravvissuta a loro, a Karol e che invecchierà meglio di me- ho pregato per Giovanni Paolo Secondo. E mentre pregavo, il Papa ha perso conoscenza ed è entrato in agonia. Sì, il mio Karol è soprattutto questo, senza enfasi mediatiche: un pellegrino in salita, con i grani del rosario che scivolano da un dito all’altro, gli occhi fiduciosi verso l’apice del campanile della Madonna del Monte, e ancora più in alto.

     

lunedì 25 novembre 2013

Sorpresa

                                                                                                 foto carlozanzi



SORPRESA

Recupera a sbadigli il nuovo giorno
la voglia di lottare contro il sonno.

Sopra un cielo sudato, opaco e smorto
rimbalza l'aria fresca. Vinto il caldo
fra due vetri s'acquatta. Mi ridesta.

E' la sorpresa che illumina la noia.
Scopro. Sfrutto il mio dono. Lo conservo.
Verranno giorni di regali avari.

Carlo Zanzi UN ANNO poesie (gabrieli editore - 1988)

Compleanno per Fabio



Domani, martedì 26 novembre, ore 18, chiesa parrocchiale di Biumo Inferiore, verrà celebrata una Santa Messa, nel giorno del compleanno di Fabio.

Tifo non violento



Amo le donne. Faccio sempre il tifo per loro. Ma non sono affatto un tifoso violento. E odio i tifosi violenti.

Auguri, Luisa



Bella serata ieri da noi: tavola ricca di amicizia e di buon cibo. E il compleanno di Luisa (eccola con l'amato Ric). Una domenica sera così non fa pensare tanto al lunedì mattina.

domenica 24 novembre 2013

nonnocarlo 12

                                                                                                  foto carlozanzi

Se non erro, Gino Bramieri era Nonno Felice in una nota serie televisiva su Mediaset. Ho proposto una serie analoga alla Rai, io l'attore. Mi hanno visto in faccia e hanno accettato subito, senza nemmeno cambiare il titolo.

Cento giorni da volpe



In generale, ma soprattutto quando si pratica sport, dobbiamo fare attenzione ai segnali che ci manda il nostro corpo. Siamo noi che dobbiamo adeguarci a lui, non noi a piegarlo, a costringerlo, a 'minacciarlo' di obbedire, perché se no, dopo un po' di pazienza, ci mostra il conto. E allora non basterà più nemmeno l'Aulin, e forse nemmeno una protesi. In fondo il corpo ci richiama continuamente alla dipendenza.
'Mamma mia!' dirà qualcuno 'che discorso da vecchi...che prudenza...meglio un giorno da leoni che cento da pecora.' 
Io direi: meglio cento giorni da volpe.

Imparare dai gatti



In questo tempo i gatti randagi riscoprono il caldo cofano delle auto, quelli domestici infilano le zampe nei caloriferi. Il primo freddo ci riporta all'estate, quando ci si lamenterà per il troppo caldo. Questa è la vita. Forse dovremmo imparare dai gatti.

sabato 23 novembre 2013

Sutor Montegranaro-Cimberio Varese: 88-83

                                                                                                foto carlozanzi

Inizio spavaldo della Cimberio basket a Montegranaro, 14 a 21 per noi dopo il 1° quarto, bene anche il 2° quarto (37/44), poi un terzo quarto disastroso (66/58 per i padroni di casa), sempre avanti poi. Una tripla di capitan Ere (foto) a 20" dalla fine ci ha fatto sperare, siamo arrivati ad un solo punto (84/83) ma niente da fare, la Sutor (guidata in panca da Charley Recalcati) regge e ci batte: 88/83
L'astinenza da vittoria comincia a pesare. Qui si perde a raffica anche in campionato. Certamente qualcosa non va.
Forza Varese!


venerdì 22 novembre 2013

Angela e un delitto al Sacro Monte

                                                                                            foto carlozanzi



Presentazione ieri sera, alla Libreria Del Corso, del romanzo giallo 'Delitto al Sacro Monte'. Autrice Angela Borghi (a sinistra), intervistata da Silvia Giovannini (scrittrice e blogger), alla presenza dell'editore Pietro Macchione. Angela è al suo primo romanzo pubblicato, anche se scrive da molti anni e non pochi fogli riposano nei suoi cassetti. Ha scritto altri gialli e racconti. Il titolo parla chiaro: qui c'è un morto al Sacro Monte, siamo nel 1500 ma gli assassini sono sempre assassini, e alla fine si scoprirà il colpevole di tale delitto. Silvia Giovannini ha parlato di un romanzo che tiene -come si usa dire- con il fiato sospeso, lei lo ha letto in una notte tant'era la sua voglia di scoprire il colpevole, un insospettato (e questo è già un grosso pregio per un giallo). Angela ama il nostro Sacro Monte, la sua storia, e dopo questo libro (che sta andando bene, come tutti i gialli Macchione, perché il giallo è un colore di moda) lo ama ancora di più. Brava Angela! Io al Sacro Monte ci salirò, con i più svariati mezzi, almeno 100 volte l'anno. Ma non sono l'assassino perché -come canta Jannacci- io ho l'alibi, a quell'ora sono quasi sempre via!

Buon compleanno, Caterina



Buon compleanno, cara Caterina..direi zia Caterina. Era un sabato anche allora, nel 1991. Pesata subito alla nascita, alle 2.30 di notte, segnavi Kg 3.600: non male. 
Rebecca Zoe ti saluta. Io ti abbraccio.