E' questo il nostro destino, su e giù, come una catena montuosa (in foto, la Grigna, foto di Carlo Meazza, dal libro 'Luoghi di un'amicizia'). Stiamo bene e allora ci sentiamo padroni del mondo, progettiamo, rischiamo, viviamo...poi un niente e la discesa si fa salita, tutto perde sapore, eravamo potenti e ci sentiamo meschini. Attorno vogliamo solo persone di fiducia. Poi torna la salute e allora via, nella dimenticanza, in attesa del prossimo mal di testa, quando ci metteremo in un cantuccio come animali feriti, ipotizzando il peggio.
E chi sostiene che lui viaggia in pianura, non è un essere vivente.
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