Domani, 11 ottobre, è il compleanno di Maddalena, la mia secondogenita. Preferisco giocare d'anticipo e farle gli auguri internet oggi (ovvio che avrà anche gli auguri a tu per tu!), perché domani avrò poco tempo e non so se andrà la linea: va e viene, meglio sfruttarla quando c'è.
Regalo a Maddalena una vecchia foto e una vecchia poesia. La foto risale credo al mese di novembre-dicembre del 1987, lei ha un paio di mesi di vita e dorme beata nella culla, una vecchia culla di vimini, classica, graziosa.
La poesia, semplice, è nata proprio osservando lei, in quella culla, in quei giorni memorabili.
Mai staccherei da te questi occhi vecchi,
attratti al nuovo d'infantile sorpresa.
La mia fame di Bello non si sazia
mentre spegni ed accendi le fessure
ch'aprono ignoto mondo alla tua vita.
Ti riaddormenti. Il chiasso ti ridesta.
Alzi le mani al cielo. Mi sorrisi.
Pare un grazie per me, padre stupìto.
Sono un padre ancora stupìto.
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