lunedì 23 giugno 2014
Terra memorabile
In genere una volta l'anno (in occasione del Memorial Fabio Aletti) non posso fare a meno di salire al campo di calcio dell'oratorio Molina di Biumo Inferiore. Ho respirato quella terra memorabile per molti anni, almeno dal 1962 al 1982 circa, una ventina. Dovrei pensare solo a costruirmi il futuro, e invece ricado nel vizio della memoria. Che mi porta al 30 luglio del 1966. Avevo dieci anni, ero al culmine della mia passione per il gioco del calcio. Vidi la finale dei Mondiali di calcio di quell'anno, fra Inghilterra e Germania, a Wembley, proprio all'oratorio. Ricordo molto bene che al termine corsi su per le scale che conducevano al campo di calcio, accecato dal sole e dalla passione, identificandomi in Bobby Charlton. Non so perché lui, visto che l'eroe fu Geoff Hurst, che segnò tre reti (una contestatissima) e portò gli inglesi alla vittoria per 4 a 2. Con me, probabilmente, corsero al campo Salice, Carlo Merlo, Guarnieri, Calaciura, Canedoli, forse mio fratello Guido, altri patiti del balùn.
Non aspettatevi frasi ad effetto finali. Vi invito solo a immaginarmi nei panni di quel piccolo portiere in maglia azzurra. Il campo, allora, era davvero un campo di patate, ma io mi ci tuffavo come nel mare.
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