foto memorial aletti
Osservando questa foto, scattata ieri, prima giornata del 9° Memorial Fabio Aletti, sono stato preso al collo dai ricordi. Perché in questo campo da basket dell'oratorio Molina (ora molto bello, allora fatto di mattonelle di cemento grigio, canestri pericolosissimi eccetera) sono cresciuto. Devo dire grazie allo sport, se il mio desiderio moralistico di essere un bravo bambino (che si è impadronito di me a partire dal 1963, seconda elementare) ha fatto danni, ma non così gravi. Lo sport mi ha permesso di conservare parte della fanciullezza e della spontaneità che stavo murando vive. Vincevo le gare di catechismo, cercavo di essere buono ma per fortuna giocavo anche a calcio, sul campo di terra e di sassi del Molina, e poi, a partire dal 1967, prima media, anche a basket, imitando giocatori non proprio superbi che si chiamavano Baffo, Cocquio, Pontiggia, Carlo Brusa....Lo sport, passione e poi anche professione. Lo sport che addolcisce la mia parabola discendente, riportandomi su quel campo da basket, nell'illusione che si possa conservare l'eterna giovinezza.
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