venerdì 6 giugno 2014
I 600 di Meggy
Se penso a mia figlia Meggy, naturalmente sono tanti i ricordi, le immagini. Ma per deformazione professionale mi si concretizza soprattutto il ricordo dei suoi 600 metri sull'anello di Cairate. Siamo nel maggio del 1999, Maddalena ha 12 anni, prima media, finali provinciali dei Giochi Sportivi Studenteschi, 600 metri. 1999: un anno per me importante sportivamente parlando. La Pallacanestro Varese vince lo scudetto, io corro due maratone in un anno, marzo a Piacenza, ottobre a Cesano Boscone. Mia figlia Valentina, terza media, salto come un grillo in lungo e la Vidoletti va alle finali nazionali a Gubbio. E poi ci sono i 600 metri di Meggy. Parte tranquilla, intorno alla quindicesima posizione, ma dopo i primi 200 metri comincia la progressione: lentamente ma caparbiamente supera una alla volta le compagne, a 200 metri dalla fine due ragazze inciampano e cadono davanti a lei, rischia di essere travolta ma con un salto (Meggy era ottima anche negli ostacoli) passa sopra e continua la rimonta, ai 50 metri è prima ma rinviene Fulvia Aceti, di Saronno, un testa a testa che le porta insieme sul traguardo. I giudici daranno la vittoria a Fulvia, ma un pareggio sarebbe stato più equo. Ecco, così rivedo Meggy: volitiva e determinata, correre veloce verso la meta.
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