martedì 4 febbraio 2014

E fece, per saggezza, il 'gran rifiuto'

                                                                                              foto carlozanzi



Sono in corso di svolgimento, a Malnate, le fasi provinciali dei Campionati studenteschi di corsa campestre (in foto, campestre di istituto Vidoletti, ottobre 2013). Sotto la pioggia e nel fango. Impegnati i ragazzi delle medie e delle superiori. Anche 32 alunni Vidoletti erano iscritti, ma ieri io e i miei colleghi abbiamo deciso di non partecipare, causa le previsioni meteo avverse, il terreno da noi giudicato troppo pericoloso eccetera. Una scelta che giudico saggia, frutto di quasi quarant'anni di esperienza, motivata tenendo conto di ciò che più conta: la salute dei ragazzi. Un paio di genitori hanno contestato la nostra scelta, dicendo fra l'altro che i ragazzi ci tenevano, che altre scuole hanno partecipato e che la corsa campestre non è stata sospesa. Ribadisco qui che la nostra è stata la scelta migliore, che da educatore sono felice di averla confermata e che in caso di infortunio degli alunni o di malattia GIUSTAMENTE i genitori avrebbero reclamato. Lo sport è arma a doppio taglio, non è certo la panacea di tutti i mali e può persino favorirli. L'educazione motoria scolastica è ben diversa dallo sport agonistico: la prima ha solo aspetti positivi, il secondo no.

Nessun commento:

Posta un commento