Me ne convinco sempre di più: la vita è ripetizione, anche monotonia, tran tran da valorizzare. Inganniamo i giovani se presentiamo loro continue novità, se indoriamo la pillola, cambiamo 'menù' per rendere tutto più appetibile. Pensavo ora alla scuola e alla tendenza a proporre attività allettanti, diverse dalla solita lezione, che diventa vecchia, sorpassata. E invece no: l'eccezione ogni tanto ci vuole ma è la norma, la regola, la quotidianità che va valorizzata. Sono la costanza, la fedeltà, la perseveranza, non il cambiare alla continua ricerca del nuovo. Salvo pochissime eccezioni, il lavoro che attenderà il giovane avrà ampi spazi di ripetitività. Qualsiasi lavoro. Non presentiamo una realtà che non esiste. Almeno noi insegnanti. Almeno noi genitori. Già ci pensa la tele.
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