lunedì 21 aprile 2014

La cara zia Maria



Il 22 aprile del 2001 moriva la mia cara zia Maria, sorella di mio padre. Moriva quando il suo berceau era carico di glicine. A partire dalla metà degli anni Sessanta (quando andavamo a trovarla a Sant'Ambrogio, partendo in bici da Biumo Inferiore) e sino alla fine del secolo, l'incontro con mia zia Maria era sempre per me piacevole. Se faceva caldo stavano seduti al fresco, sotto il berceau, lei e suo marito Carletto detto da lei 'Tambùr' (faceva Tamborini di cognome), quando invece faceva freddo stavano in casa, il Carletto sdraiato sul divano con La Prealpina in mano, lei seduta o in cucina a preparare. I piatti li avrebbe poi lavati il Tambùr. Mi sgridava perché avrei dovuto fare il giornalista come suo figlio Pierluigi, e non solo il prof. di ginnastica, poi andava in giardino e mi regalava un po' di fiori o di verdura da portare a casa. 

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