So bene che i lettori di questo blog sono più che altro miei coetanei, e anche queste poche parole sono rivolte soprattutto a loro. I giovani hanno altri pensieri e non possono certo aspettarsi da questi post messaggi tipo il prof de 'L'attimo fuggente'. Io sto bene coi giovani ma non edulcoro troppo il loro futuro, li invito a sognare sì, ma coi piedi per terra. Quindi i giovani un po' scantonano. Pensavo invece che noi quasi sessantenni viaggiamo fra due estremi: una sorta di preventivo, progressivo, lento distacco dalle cure della vita e, per contro, un'abbuffata di ciò che si può ancora 'arraffare', prima che sia troppo tardi. Insomma, si passa da una visione medioeval-claustrale ad una rinascimental-edonistica. E in mezzo ci sono tutte le sfumature, le indecisioni, i dubbi.
Ma sì, sorridiamo alla vita!
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