Chiudo la giornata con questa poesia di Arnaldo Bianchi, la sola scritta nel mese di novembre del 2008 che si trovi nella raccolta NEL MITE TEMPO CHE CADE, e con una mail che mi ha inviato oggi Arnaldo.
Con il volo inatteso del corvo
orma del silenzio
lungo il profilo delle colline,
questa avida sera
di neve si spegne,
ombra di vento
lungo il sentiero delle colline.
Caro Carlo
nel ringraziarti ancora una volta per la
presentazione dell' 8 novembre
ti annuncio che ho fatto leggere il tuo
intervento che hai messo sul blog
a mia mamma che me l'ha fatta stampare e
fotocopiare più volte
da regalare ad amici, vicini e conoscenti.
A
proposito della questione se si può e si deve spiegare la poesia
ma l'opera
d'arte in genere (compreso quindi anche il romanzo)
mi è venuta in mente
quella scena del film "L'attimo fuggente" che credo tu abbia visto nella quale
l'insegnante fa strappare dall'antologia la prefazione del paludato e saccente
curatore invitando a leggere i testi senza farsi troppo ingabbiare dalle teorie
ed elucubrazioni dei critici.
Certo la verità sta come sempre nel mezzo,
nella misura
la spiegazione deve aiutare a comprendere, a mettere in
"empatia" chi legge con quello che l'artista ha voluto dire senza calare
dall'alto con spocchiosa erudizione.
Vedi l'esempio de "I promessi sposi" che
non viene fatto quasi mai amare a scuola.
Ciao, a
presto
Arnaldo
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