venerdì 1 febbraio 2013

Il ballo nel sangue


Mi ha fatto piacere che ieri sera, alla festa du ra giobia, fosse presente anche mio papà Mario, che ha ascoltato (credo con un po' di commozione) suo figlio Carlo leggere la poesia nel nostro dialetto. Ma soprattutto mio papà (86 anni) si è molto divertito a ballare. Eccolo con la neopoetessa bosina Luisa Oprandi, e con la regiura della Famiglia Bosina, Cicita Barlocci (in abiti tradizionali). Mio padre ha proprio il ballo nel sangue. Non posso non far cenno al noto aneddoto. Faceva l'asilo, si era innamorato di una suora e le disse (in dialetto, e qui traduco): "Quando sono grande ti sposo e ti porto a ballare a Robarello!" La suora allungò il crocifisso che teneva al collo e disse a mio padre (sempre in dialetto): "Ma cosa dici, bacia il crocifisso!" Altri tempi.

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