giovedì 3 aprile 2014

Herbert 53


Herbert
di franco hf cavaleri


Fantasticherie: gli Dèi puniscono

§ Prima parte
Dal buio del nulla eterno le Intelligenze rivolsero la loro attenzione lontano, lungo la biancastra fascia, verso un piccolo sole attorniato da minuscoli corpi, fino a mettere a fuoco uno di questi, in una nitida proiezione mentale.
Il loro Pensiero si fuse in un’unica Idea.
“Quello che avevamo programmato con esseri viventi, chiamato dai suoi stessi abitanti con il nome di pianeta Terra, ha oramai avviato la sua fase di degenerazione, grazie all’organismo che si autodefinisce uomo-donna.”
“Tra non molto il pianeta Terra raggiungerà la fase di autodistruzione e passerà alla contaminazione dello spazio attorno, quello che l’uomo-donna chiama Sistema Solare. Lo avevamo previsto, ma i tempi sono troppo rapidi.”
Il Pensiero delle Intelligenze indagò brevemente.
“E’ necessario che l’organismo uomo-donna rallenti l’azione autodistruttrice e permetta al pianeta chiamato Terra di sopravvivere per un tempo superiore a quello della progressione attuale.”
“Introduciamo un meccanismo di autolimitazione…”
Città del Vaticano. Il Papa quella mattina diede un comando tanto inaspettato, quanto improvviso ai suoi collaboratori, di portare cioè in piazza San Pietro il suo trono, da elevare alla vista di tutti tramite un’alta pedana davanti alla Basilica, senza alcun ostacolo. Da farsi subito.
New York. Il Dalai Lama quello stesso giorno pensò di recarsi a Central Park per una passeggiata nel verde, attorniato dai suoi fedeli.
Mecca. L’Autorità suprema dell’Islam volle quel giorno presentarsi davanti alla grande moschea, alla vista dei fedeli.
Gerusalemme. Il Rabbino capo si recò al Muro del pianto.
Lo stesso fecero altre autorità religiose, di tante altre Fedi o Credenze che sul pianeta Terra trovavano seguito, come la storia dell’umanità insegna.
Nello stesso istante, il Papa si raccolse in preghiera, seduto sul trono alla vista di una folla sempre più numerosa di fedeli e turisti, il Dalai Lama si sedette a meditare sull’erba di una collinetta nel parco tra gli sguardi stupiti dei seguaci, l’Autorità suprema dell’Islam innalzò la sua preghiera in pubblico, il Rabbino capo intonò davanti alla sua gente un pensiero di fede.
Nello stesso momento i capi delle altre Fedi o Credenze scelsero di essere in pubblico, segno vivente ciascuno del proprio credere.
Il mondo dell’informazione esplose frenetico, intrecciando il mondo intero della notizia, incredibile e assurda. Giornali in edizione straordinaria, notiziari tv in presa diretta, qualsiasi altra notizia cancellata di fronte all’evento improvviso, interviste a uomini famosi, dibattiti in studio con esperti e politici, pareri raccolti nelle strade, riportate pur anche le chiacchiere nei bar.
Da Roma a Parigi, da Londra a New York, da Mosca a Pechino e Tokyo, da un continente all’altro teneva banco l’unico fatto, impossibile fatto.
“Possiamo confermare che tutti i capi religiosi, tutte le maggiori autorità spirituali del mondo sono state circondate da una sorta di protezione di una materia sconosciuta, trasparente come il vetro, ma impenetrabile a qualsiasi tentativo fino a ora compiuto. Questo accade a tutti indistintamente, pressoché nello stesso istante. Nel mentre la gente si chiede il motivo, intanto che i fedeli si accalcano nelle chiese e nei luoghi di culto per pregare davanti a quello che già si chiama miracolo, esperti e scienziati si interrogano sul mistero.”
“Quel che è certo è che nessun tentativo ha portato a un risultato. Il Papa e tutte le altre autorità religiose appaiono in vita, ma come irrigidite in una specie di coma, come un sonno di cui nessuno sa dare spiegazioni.”
“Manterremo postazioni fisse per tenere il mondo aggiornato istante per istante di quanto potrà succedere…”
“La linea, chiediamo la linea… Il Papa ha aperto gli occhi, possiamo confermarvelo, è il primo movimento percepibile da quando una settimana fa lo sbarramento trasparente lo ha isolato dal resto del mondo… Sì, anche noi da New York possiamo dirvi la stessa cosa, il Dalai Lama ha aperto gli occhi, anche se non ha compiuto nessun altro movimento… A tutti gli ascoltatori, le notizie che provengono da tutte le parti del mondo ci dicono che tutti hanno aperto gli occhi… Predisponiamo servizi speciali, che mandiamo in onda minuto per minuto per cercare di capire… Restate con noi, restate in ascolto.”
La voce, le voci risuonarono all’improvviso attraverso le labbra chiuse del Papa, del Dalai Lama, dell’Autorità suprema dell’Islam, del Rabbino capo, di tutti gli altri prigionieri, nell’impazzire degli operatori radiotelevisivi e dei giornalisti, nello spasimo, curioso oppure mistico, di tutti gli abitanti del mondo.
RESTI SANATO QUEL CHE SIA STATO FATTO.
DA ORA IN AVANTI PER TUTTI VIGE UNICA LA LEGGE CHE IMPONE CHE NESSUNO RECHI DANNO A CHIUNQUE ALTRO.
OGNI TRASGRESSIONE TROVI CONCLUSIONE NELLA DISSOLUZIONE
DI CORPO E ANIMA DI COLUI CHE HA PECCATO.
“Siamo di fronte a qualcosa di eccezionale, non abbiamo spiegazioni. Nessuno di questi grandi uomini di religione ha aperto la bocca per parlare, eppure tutti hanno sentito, hanno ascoltato ciascuno nella propria lingua.”
“E’ come se ci trovassimo di fronte a un messaggio telepatico in un’unica lingua.”
“Anche il messaggio è chiaro in apparenza, ma dovrà essere interpretato dagli uomini di fede, ma anche dal mondo laico, dai politici, dai reggitori del mondo.”
Altro tempo è passato, anche questo fatto eccezionale e miracoloso è svanito tra le genti indaffarate, tra i “mass media” sempre in cerca di nuove e sensazionali notizie, tra presunti studiosi, molto ben intrigati nella sottilissima arte del distinguere, dello sminuzzare, del non capire…
Nessuna spiegazione certa per quei corpi che vivono immoti, inaccessibili dietro l’inattaccabile e trasparente sbarramento. Segno che è rimasto evidente solo a pochi uomini e donne, che hanno avvertito il dovere di seguire nella propria vita -adesso più che mai- il comandamento divino di non fare torto ad altri.
§ Seconda parte
La truccatrice diede l’ultimo ritocco al Grande Uomo Politico e la trasmissione potè cominciare. Con abile eloquenza ai telespettatori furono elencati i grandiosi progetti, i nobili ideali, l’incessante impegno per il Bene di tutti…
Stupore in studio, sconcerto in regìa, improvviso interesse negli ascoltatori non appena il politico si irridì, chiuse gli occhi, restò quasi mummificato nell’ultimo movimento da lui compiuto.
Riesplose il mondo senza frontiere dell’informazione, già si preparavano i servizi, quand’ecco che un’altra e ben più importante notizia si propagò da una televisione all’altra, urlata nelle radio in stupefacenti edizioni straordinarie.
Il Papa, il Dalai Lama, l’Autorità suprema dell’Islam, il Rabbino capo e tutti gli altri s’erano scossi, svegliati, liberi di muoversi e di essere finalmente raggiunti.
Incapaci di comprendere, ignari del tempo trascorso. Subito soccorsi, interrogati vanamente, portati al chiuso, nessuna spiegazione… ma troppo evidente era la coincidenza con quanto accaduto al Grande Uomo Politico… ritorno in studio, eccezionalmente concessa la trasmissione a tutte le altre reti, servizio di traduzione istantanea se ve ne fosse stata la necessità.
“Sì, cari telespettatori, ha aperto gli occhi, questa volta non abbiamo dovuto attendere. Sono passati pochi minuti da quando i capi religiosi si sono risvegliati e anche il nostro prestigioso ospite sembra ritornare in vita.”
“Ecco, gli occhi sono aperti, si muove, sembra voglia parlare… sì, ecco che parla, prepariamoci a sentire, ascoltiamolo…”
Il Grande Uomo politico parlò, parole improvvise di confessione: di aver tratto profitto da quei progetti, di avere ricevuto favori per quella legge, di avere… le stupefacenti parole sgorgavano dalle labbra dell’uomo non più così grande, gli occhi in lacrime davanti all’uditorio meravigliato e ammutolito.
Poi tacque, il suo corpo sembrò come diventare trasparente, somigliante a una leggera nube di fumo, svaporò lentamente nell’aria dello studio.
Ecco dunque divenire chiare le parole che furono pronunciate: è tornato l’obbligo divino, sono tornati gli Dèi che puniscono il peccato e i peccatori, simili a un fiume in piena, un’onda che trascina implacabile.
Ecco il Grande Oppositore che proclama la propria integrità.
Eccolo irrigidirsi, le labbra svelte a confessare personali, incredibili interessi, soddisfatti all’ombra dei Grandi Ideali.
Eccolo svaporare anche lui, anche lui finito.
Nel panico serpeggiante, non ancora convinti, forse immaginando trucchi e interessate manovre, ecco che qualunque Uomo Politico si presentasse a reclamare il potere vantandosi integro, eccoli tutti costretti da una forza misteriosa a svelare il proprio peccato, a svanire nel nulla.
Come un nuovo “Cavaliere dell’Apocalisse”, un quinto strumento di sciagura, il mantello delle colpe confessate -delle anime e dei corpi svaniti- ricopre pian piano tutta l’umanità, pretende il giusto comportamento, infligge la morte.
Via l’infedele e interessato giornalista, via magistrati e avvocati traditori del proprio giuramento, via preti e porporati falsi nella fede, via militari sanguinari e industriali ingiusti, via profittatori, via malfattori d’ogni genere, via chiunque avesse pensato a se stesso senza preoccuparsi del danno procurato agli altri.
Il mondo si spopolò, rimasero coloro che nell’agire quotidiano si preoccuparono non solo del proprio, ma anche dell’interesse del prossimo.
Chiunque parlasse a nome degli Dèi non fu più necessario, a meno che non richiamasse il precetto del non compiere il male.
Rifiorì la Terra.
Tornò sano l’ambiente, vi fu spazio per gli animali, tra le genti il dialogo fu facile e la collaborazione diede i suoi frutti migliori.
Le Intelligenze sorrisero: “abbiamo fatto indietreggiare il flusso vitale della Terra, anche se la storia riprenderà a macinare i suoi giorni, ci vorrà altro tempo prima che questo corpuscolo abbia organismi di uomo e di donna in numero tale da riavviare la procedura autodistruttrice del sistema, nei tempi che noi vorremo.”
Il Pensiero delle Intelligenze concluse brevemente, prima di rivolgersi ad altro:
“la Terra sarà il tumore dell’Universo, ma non ora, penseremo a quando.”
FINE (?)


53-continua

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