martedì 4 novembre 2014

Siamo una famiglia che ha sfiorato



Fra i miei pensieri bislacchi, anche questo: siamo una famiglia che ha sfiorato. Mio padre, classe '26, ha sfiorato per un pelo la Seconda Guerra Mondiale. Io, classe '56, ho sfiorato il '68, che naturalmente non è stato una guerra ma una ventata rivoluzionaria: forse mi avrebbe fatto bene, non so, so che comunque qualche effetto mi è arrivato e ho vissuto un '68 religioso, frutto del Concilio Vaticano II. E le mie figlie? Pensavo che hanno sfiorato per un pelo, essendo nate questa volta un po' prima (e non un po' dopo) l'imbecillimento informatico, la commistione virtuale-reale, la continua distrazione da telefono cellulare. Mi sembra che utilizzino i nuovi social, i nuovi messaggi, le nuove fonti comunicative con un minimo di discernimento, facendosi prendere sì, ogni tanto (capita anche a me) ma senza obnubilamenti e stravolgimenti della realtà. Vedo invece ragazzi folgorati, abbagliati, 'plagiati' da tutto questo ben di Dio (o mal di Dio?) che si preme, si sfiora, si guarda, si ascolta tramite un oggetto che è diventato il sesto dito della mano destra.   

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