Ricordo molto bene quel novembre del 1989, quando cadde a picconate il muro di Berlino. Ma paradossalmente mi pare di viverlo con più emozione oggi di allora. Avevo 33 anni, due bimbe piccole da tirar grandi, un lavoro che mi impegnava, l'avventura della Comunità Shalom ancora in divenire e soprattutto la mia nuova passione per la scrittura, che mi stava coinvolgendo
inaspettatamente. L'anno prima avevo pubblicato il mio primo libro, avevo appena iniziato la mia avventura giornalistica al settimanale 'Luce' e il 13 novembre del 1989, 4 giorni dopo la caduta del muro, andai a Spinea a ritirare le prime copie del mio primo romanzo, 'La Comune di Barbara', che non aveva certo contenuti politici ma molto più autobiografici. La politica avrei cominciato a seguirla dal 1992. Ricordo che viaggiando in treno verso Spinea (Venezia) leggevo articoli sulla caduta del muro ma distrattamente: sognavo di diventare uno scrittore! Quel muro era lontano. E intanto il mondo cambiava.
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