Stamani, affacciandomi al balcone e rovesciando lo sguardo dentro questa deprimente giornata autunnale, ho visto scendere dall'auto un bimbo con stivaletti e ombrellino. Chiacchierava con la madre. La sua vocina è stata come un turbine e mi è tornato alla mente questo mie breve scritto, uno dei miei primissimi Pensieri & Parole, pubblicato su La Prealpina del 20 novembre 1996. Ve lo ripropongo, augurandovi il meglio.
GLI
STIVALETTI DELLA SPERANZA
di carlozanzi
Non
è quasi mai facile affrontare di slancio la prova della giornata. E se piove,
se il chiaro temporeggia, se mucchi di foglie inzuppate e sfatte intralciano la
camminata, è peggio ancora. Così bisogna pur trovare, giorno per giorno, una
scossa che dia vigore al nostro fiacco entusiasmo. Camminando di primo mattino
è facile incontrare, tanto in centro quanto in periferia che nei paesini che
abbracciano Varese, razioni di vivacità che ci danno una mano. Barcollanti
sotto il fardello multicolore degli zaini o –se ancor più piccini- con in mano
la bavaglia e il buono pasto, i nostri bambini avanzano, mano nella mano, verso
il loro dovere scolastico: nidi, materne, elementari. Alcuni, al pari dei genitori
o dei nonni che li accompagnano, dormicchiano tirando innanzi passi pesanti e
capricciosi, ma la maggior parte è svelta, sveglia, chiacchiera e non fa caso
alla pioggia, al vento e agli schizzi delle auto maleducate. Anzi, hanno potuto
calzare gli stivaletti, indossare la mantella, tenere in mano l’ombrellino: per
loro è una mezza festa.
Il
punto è che abbiamo bisogno di chi non si lamenti se piove, se ci sono buche
per le strade, se fa freddo e se i soldi non bastano mai. Il punto è che ci
necessitano abbondanti razioni di entusiasmo, perché pare che il tragitto
esistenziale sia una progressiva e demotivante perdita di passione.
I
bambini, il futuro del nostro borgo prealpino: è commovente osservarli sul far
del mattino, presi nei loro pensieri, comunicativi e birbanti, macchie
policrome e vivaci, luci che guizzano nella penombra delle albe novembrine.
20
novembre 1996 (Varese, parole e immagini
di un luogo amato)
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