foto carlozanzi
Si tende a paragonare il percorso esistenziale con una gara sportiva, e la maratona pare essere quella che meglio lo rappresenta. Io che di maratone ne ho corse due dico che non è affatto vero. Se è vero che la maratona è un imporsi lento e progressivo della fatica, e altresì vero che il traguardo ripaga da ogni fatica, l'obiettivo raggiunto esalta, ci sarà materia per favolosi ricordi. E la vita? E' molto meglio rappresentata dalla parabola, cioè ad un certo punto si scende, tutto si complica...e il traguardo? Bisogna dare senso a quella parola ARRIVO, altrimenti non si arriva da nessuna parte.
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