Chiesa di San Lorenzo-Trento (foto carlozanzi)
Non c'è giustizia a questo mondo. C'è chi soffre troppo e chi non soffre affatto. Nessuno dovrebbe soffrire, non è una condizione adatta all'uomo ma visto che ci tocca, che almeno ci sia un'equa divisione del dolore. Come per povertà e ricchezza. Se toccasse a me mi ritirerei in un angolo come un animale ferito, rancoroso e incazzato. Ma in quella condizione di solitudine farei il possibile per pensare a Dio non come alla causa del mio dolore, cercherei di salvarLo, chiedendo che salvi me da quella pena. Farei il possibile (chiedendo aiuto a chi mi è vicino) per trovare una cura, una medicina, e nel contempo ringrazierei coloro che (probabilmente non credenti) hanno speso e spendono la loro vita e la loro intelligenza nella ricerca scientifica, non limitandosi a credere nella preghiera. Atteggiamento schizofrenico, perché mi troverebbe in preghiera e nel contempo a ringraziare chi alla preghiera non crede, confidando nella 'divinità' umana.
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