Considero questa
una delle mie poesie più riuscite, sebbene non premiata in nessun concorso. Sono
particolarmente affezionato a queste poche parole, scritte dopo essere passato
dalla piccola chiesa di Fogliaro, dove nel 1953 si sono sposati i miei genitori
Ines e Mario. Chi mi conosce sa che amo attendere il ritorno delle rondini, e
le prime rondini dell’anno sono un segno vitale per me. Così più di una volta
mi è capitato di ritrovare il volo delle rondini proprio guardando sopra il
campanile della gesa da Fujèe. Di solito le rondini a Varese tornano ai primi
di aprile, manca ancora un mesetto, ma già sento i loro voli taglienti.
RUNDIN
di carlozanzi
Puntèll
da primavera:
ta
speci
sura
la gesa da Fujèe,
da
sira,
dumà
mi e ti
i
niul e ‘l ciel,
ul
su quiétt dul tramùnt;
in
umbrìa mi, a vidétt,
sòta,
luntan.
E
vegnarò incöö, dumàn,
dumàn
anmò a che l’ùra;
s’ciòpan
i fiùur,
sa
scalda l’aria
e
valta, puntìn,
te
riverèt:
vestì
négar,
camiséta
bianca da piümm
e
vöia da cantà.
Quest’ann
al puntéll ga sarò,
e l’ann
ca vegn e n’àltar anmò,
e
sèmpar ga sarò, anca alùra,
ti
e mi, tutt düü
dent
i niul e ‘l su
a
cantà insiema
ca
sa möör pü.
primavera 2001
Rondine
Appuntamento di primavera:
ti aspetto
sopra la chiesa di Fogliaro,
di sera,
solo io e te
le nuvole e il cielo,
il sole quieto del tramonto;
in ombra io, a vederti,
sotto, lontano.
E verrò oggi, domani,
domani ancora a quell’ora;
scoppiano i fiori,
si scalda l’aria
e alta, puntino,
arriverai:
vestito nero,
camicetta bianca di piume
e voglia di cantare.
Quest’anno all’appuntamento ci sarò,
e l’anno che viene e un altro ancora,
e sempre ci sarò, anche allora,
tu ed io, tutte e due
dentro le nuvole e il sole
a cantare insieme
che non si muore più.
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