martedì 18 giugno 2013

Il racconto del mercoledì



La prova dei sei passi
di carlozanzi

Capì che erano falsi e ci rimase male. Perché lui, dopo la comprensibile prudenza, si era lasciato andare alla sincerità e all’entusiasmo nel raccontare a quei due scorci della sua vita e frammenti di passione.
Che fosse necessario applicare la prova dei sei passi lo presagì dai commenti esageratamente favorevoli e da sorrisi impossibili. La sincerità non prevede l’enfasi. Così li lasciò dire e fare, finse di apprezzare, commosso, la loro (un lui e una lei) benevolenza, espressa con giudizi persino competenti. Ma non si fece ingannare. Ruminando delusione spense la sua voglia di raccontarsi, rispose alle ultime domande con una sinteticità al limite della maleducazione e sorrise con delicatezza, pregustando la scena.
Si salutarono con vigorose strette di mano e promesse di nuovi incontri a breve.
“Certe conoscenze arricchiscono” disse la lei.
“Preziose davvero” disse il lui.
‘Direi che la prova si impone’ pensò da convinto, e diede le spalle a quelli che sino ad un paio di minuti prima considerava amici sinceri.
Contò mentalmente: ‘Destro, sinistro, destro, sinistro, cinque’ rallentò ‘e sei.’ Poteva bastare. Si voltò di scatto, come per un richiamo o il colpo di una granata. E li vide come dovevano essere: viso contro viso, occhi contro occhi, un sorrisetto malizioso e vigliacco, supponente e giudicante. Lei bisbigliava qualcosa a lui mentre, semigirati, se ne stavano andando ma avevano commesso l’imprudenza di non attendere, per confidarsi la loro verità.
“Beccàti!” esclamò lui, con la soddisfazione di chi sa e prevede giusto.
I due s’arrestarono, interdetti. Il sorriso divenne stupore.
“Ora” e intanto si avvicinava, percorrendo a ritroso due e poi tre dei sei passi precedenti, “ora mi dite quello che davvero pensate di me” e intanto guardava lei: la falsità l’aveva imbruttita.
Silenzio.
“E sia… vi libero dal cappio dell’imbarazzo” disse. “Non avete superato la prova dei sei passi. Falsi come Giuda. Non vi crucciate, la sincerità è merce rara ma in genere, per rivelarla al mondo, bastano tre sinistri e tre destri, sinistdestsinistdest e finse il passo militaresco.

Senza altro aggiungere se ne andò, leggero, anche perché a lui, single, la prova non poteva essere somministrata. 

Nessun commento:

Posta un commento