domenica 8 febbraio 2015

Massimo rendimento, minimo sforzo

                                                                                                    foto carlozanzi


Con gli anni le persone normali (non dico i santi o gli eroi) perdono un po' in idealità e desiderano godersi la vita che resta. Io lo noto anche nello sci nordico. Il mio scopo è: 1) non cadere 2) fare meno fatica possibile, cioè massimo rendimento-minimo sforzo, godermi il panorama e per ottenere ciò la pattinata deve essere lunga, la scivolata lunga, quindi lungo anche il tempo, senza foga, come una danza. Per questo non mi porto più appresso l'orologio (non mi interessano i record), per questo non cerco di stare dietro a chi va più veloce....passo lungo, ampia respirazione, nessuna fretta, nessun intento agonistico, mai oltre le 130/140 pulsazioni. Però ogni tanto provo una 'meschina' soddisfazione, cioè superare chi va più adagio di me, immaginando il loro commento: "Guarda come va veloce..e non fa nemmeno fatica...almeno così sembra." Non sanno che tutto ciò è frutto dei materiali e soprattutto di ore, di anni di allenamento...nulla si improvvisa. E poi basta qualcuno con la tuta gialla dello Sci Nordico, per farmi abbassare la cresta. 

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