mercoledì 27 novembre 2013
Il pubblico
Durante una recente discussione con una persona a me cara, che condivide la passione per i libri, è uscita la domanda: "Ma è lecito o non è lecito pubblicare ciò che scriviamo? Ne abbiamo il 'diritto'? Qual è il fattore che ti fa dire: sì, tu puoi farlo e tu no?" Perché se è indubbio che ciascuno, a casa sua, può fare ciò che vuole e scrivere ciò che gli pare, non è così quando ci si rivolge al pubblico, cioè quando si vuole pubblicare. Sì, il pubblico: ci è parso questo uno dei fattori determinanti, magari non il solo, che rende 'moralmente lecita' la pubblicazione. Perché se uno vuole comunicare ma nessuno legge ciò che scrive, che comunicazione è? Già, ma quanto pubblico? Dieci, venti, cento, mille, un milione di lettori? Qual è la soglia, prima della quale è no, e oltre la quale è sì. Impossibile rispondere.
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