martedì 21 ottobre 2014

La sofferenza di Lilli

                                                                              ph angelo puricelli

E' morta Lilli Carati. Pur essendo mia coetanea, e pur essendo varesina (vero nome, Ileana Caravati) non l'ho mai conosciuta, mai intervistata, mai visti i suoi film. Ma ricordavo che ne aveva scritto il mio amico Gianni Spartà (cavalier Spartà!) nel libro 'Se lo dice lei' (1995-Nicolini editore). Ecco Lilli durante l'intervista, fotografata ai Giardini Estensi da Angelo Puricelli. Sono andato a rileggermi quell'intervista, fatta nel 1995, quando Lilli aveva 38 anni e già un pesante carico di sofferenza. A 18 anni il primo contratto, l'illusione di sfondare nel cinema, il trasferimento a Roma, poi la depressione, la droga sempre più pesante, l'eroina, i film porno per pagare la roba ("...Mi davano un sacco di soldi, anche duecento milioni di allora, parliamo della metà degli anni '80, per quattro-cinque giorni di lavoro..." pag 175), poi la voglia di riscatto, il cammino in una comunità di recupero, la Saman di Francesco Cardella e di Chicca, l'ex compagna di Mauro Rostagno, ucciso dalla mafia. 
Stando al libro di Spartà, nel 1995 Lilli si considerava guarita. Cosa abbia fatto in questi vent'anni non lo so. So che è morta...troppo presto...e probabilmente con tanta sofferenza addosso.

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