foto ketty
Caro nonno Sauro, nessun regalo migliore per il tuo compleanno della presenza dei tuoi nipotini Ari, Miki & Zoe. Ancora auguri.
martedì 30 settembre 2014
Dal nido all'Università
foto carlozanzi
Ieri mattina, nell'Aula Magna dell'Università Bicocca, pronta a fare il tifo per la zia Ketty, c'era anche sua nipotina Rebecca Zoe. E' passata direttamente dall'asilo nido all'Università.
Ieri mattina, nell'Aula Magna dell'Università Bicocca, pronta a fare il tifo per la zia Ketty, c'era anche sua nipotina Rebecca Zoe. E' passata direttamente dall'asilo nido all'Università.
La Vidoletti a Lizzola
foto carlozanzi
Domani, mercoledì 1° ottobre, le sei classi Prime della Vidoletti partiranno per il soggiorno montano di tre giorni a Lizzola Valbondione, nell'ambito del Progetto Accoglienza. Spero che la montagna bergamasca accolga con il suo abito migliore i nostri alunni e i docenti Vidoletti. Buon soggiorno.
Domani, mercoledì 1° ottobre, le sei classi Prime della Vidoletti partiranno per il soggiorno montano di tre giorni a Lizzola Valbondione, nell'ambito del Progetto Accoglienza. Spero che la montagna bergamasca accolga con il suo abito migliore i nostri alunni e i docenti Vidoletti. Buon soggiorno.
Auguri, Sauro
foto carlozanzi
Felice compleanno al mio amico Sauro, ciclista prof (cioè professore e professionista!)
Felice compleanno al mio amico Sauro, ciclista prof (cioè professore e professionista!)
lunedì 29 settembre 2014
Campus di giovani menti
foto carlozanzi
Oggi mi sono senz'altro commosso per la laurea di mia figlia Caterina, ma mi sono commosso anche vedendo i tanti giovani che animano quel settore di Milano, zona ospedale Niguarda, che va sotto il nome di Università 'Bicocca'. Era la prima volta che la vedevo e mi è parso un Campus universitario moderno, accogliente, una grande Aula Magna, strutture adeguate e tanta tanta gioventù, il nostro futuro. Non sempre si studia...ma è giusto così.
Oggi mi sono senz'altro commosso per la laurea di mia figlia Caterina, ma mi sono commosso anche vedendo i tanti giovani che animano quel settore di Milano, zona ospedale Niguarda, che va sotto il nome di Università 'Bicocca'. Era la prima volta che la vedevo e mi è parso un Campus universitario moderno, accogliente, una grande Aula Magna, strutture adeguate e tanta tanta gioventù, il nostro futuro. Non sempre si studia...ma è giusto così.
L'altezza della cultura
foto carlozanzi
Oggi, all'Università 'Bicocca' di Milano, visto che mia figlia Caterina era l'ultima in elenco nelle proclamazioni dei neolaureati (quasi tre ore di attesa in Aula Magna!), mi sono divertito ad illustrare la netta predilezione delle laureate per i tacchi alti, altissimi, vertiginosi.
Oggi, all'Università 'Bicocca' di Milano, visto che mia figlia Caterina era l'ultima in elenco nelle proclamazioni dei neolaureati (quasi tre ore di attesa in Aula Magna!), mi sono divertito ad illustrare la netta predilezione delle laureate per i tacchi alti, altissimi, vertiginosi.
Dottoressa Ketty
foto carlozanzi
L'attesa, la proclamazione, la soddisfazione: dottoressa Ketty...un grande abbraccio.
L'attesa, la proclamazione, la soddisfazione: dottoressa Ketty...un grande abbraccio.
domenica 28 settembre 2014
sabato 27 settembre 2014
L'Africa di Meggy e Pillo
foto meggypillo
E mi piace finire questa breve cronaca del viaggio africano degli sposini Maddalena e Stefano con l'inizio, cioè con il loro arrivo, alla fine di luglio, a Dar es Salam, in Tanzania. Inizio di un viaggio che li ha portati prima verso il far west tanzaniano (Njombe, Lugarawa, parco del Ruaha), l'Africa senza turisti, e poi all'est, Africa più rilassante (parchi Serengheti e Ngorongoro, infine Zanzibar). Un viaggio che ricorderanno per tutta la vita e che, grazie a loro, ho potuto intuire anch'io.
Io non ho viaggi memorabili da ricordare. Potrei raccontare delle vacanze familiari in FiatSeicento negli anni Sessanta, vacanze fantozziane rese mitiche dalla lontananza di quegli anni: poco altro. Del resto io viaggio con la fantasia, che mi conduce soprattutto dentro di me, nel mio mondo spesso indecifrabile.
E mi piace finire questa breve cronaca del viaggio africano degli sposini Maddalena e Stefano con l'inizio, cioè con il loro arrivo, alla fine di luglio, a Dar es Salam, in Tanzania. Inizio di un viaggio che li ha portati prima verso il far west tanzaniano (Njombe, Lugarawa, parco del Ruaha), l'Africa senza turisti, e poi all'est, Africa più rilassante (parchi Serengheti e Ngorongoro, infine Zanzibar). Un viaggio che ricorderanno per tutta la vita e che, grazie a loro, ho potuto intuire anch'io.
Io non ho viaggi memorabili da ricordare. Potrei raccontare delle vacanze familiari in FiatSeicento negli anni Sessanta, vacanze fantozziane rese mitiche dalla lontananza di quegli anni: poco altro. Del resto io viaggio con la fantasia, che mi conduce soprattutto dentro di me, nel mio mondo spesso indecifrabile.
Mock e Massimo
I cd di Mock (eccolo col suo amato Buddy) hanno raggiunto anche il negozio Record Runners di Varese, del mitico Massimo. "E' uno dei pochi negozi di dischi ancora aperto" dice Marco. E oggi abbiamo una ragione in più per andarlo a trovare!
Il corpo non smemorato di Violetta
foto carlozanzi
Il Premio Chiara ha portato ieri a Varese Violetta Bellocchio, classe 1977, autrice del libro 'Il corpo non dimentica' (Mondadori). "Non è un libro sull'alcolismo" ha detto Violetta, "è un libro sulla mancanza di memoria, sull'isolamento..." Fatto sta che Violetta ha un buco nella memoria, i tre anni dai 25 ai 28, che "si sono perduti in un buco nero, da cui emergono all'improvviso dolorosissimi flash..." Tre anni da alcolista. Michele Mancino, mio amico, che ha presentato la scrittrice al pubblico varesino, ha detto: "Violetta scrive benissimo, questa è un'opera letteraria." Ora il libro ce l'ho e lo leggerò. Violetta è mia seconda cugina, anche se ci siamo visti pochissimo in questi 37 anni. Vive a Milano.
Il Premio Chiara ha portato ieri a Varese Violetta Bellocchio, classe 1977, autrice del libro 'Il corpo non dimentica' (Mondadori). "Non è un libro sull'alcolismo" ha detto Violetta, "è un libro sulla mancanza di memoria, sull'isolamento..." Fatto sta che Violetta ha un buco nella memoria, i tre anni dai 25 ai 28, che "si sono perduti in un buco nero, da cui emergono all'improvviso dolorosissimi flash..." Tre anni da alcolista. Michele Mancino, mio amico, che ha presentato la scrittrice al pubblico varesino, ha detto: "Violetta scrive benissimo, questa è un'opera letteraria." Ora il libro ce l'ho e lo leggerò. Violetta è mia seconda cugina, anche se ci siamo visti pochissimo in questi 37 anni. Vive a Milano.
Auguri, Marco
foto carlozanzi
Felice compleanno a mio nipote Marco, che si avvicina assai velocemente ai trent'anni!
Felice compleanno a mio nipote Marco, che si avvicina assai velocemente ai trent'anni!
venerdì 26 settembre 2014
L'Africa di Meggy e Pillo
foto meggypillo
E finalmente, dopo il lungo viaggio, ecco alcuni animali del Parco nazionale del Ruaha, in Tanzania.
E finalmente, dopo il lungo viaggio, ecco alcuni animali del Parco nazionale del Ruaha, in Tanzania.
Capitolo 12
L’11
settembre del 2001, a NY, è stato uno dei tanti crolli (clamoroso, esagerato)
del mondo: la casa del nostro ottimismo si sgretola e ci seppellisce. Io, che
amo scrivere, li ricordo così. Uno in particolare, a pochi chilometri dal mio
sorriso di circostanza.
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il post qui a destra in basso, titolo
IL GIORNO CHE TREMO’ LA NOTTE
Dante...a memoria
Li occhi da Dio diletti e venerati,
fissi ne l'orator, ne dimostraro
quanto i devoti prieghi le son grati;
Voglio vivere da 'donna normale'
Violetta Bellocchio è la figlia di mia cugina Lella Ravasi Bellocchio, nota psicanalista milanese. Purtroppo Violetta ha vissuto una lunga e dolorosa esperienza di dipendenza dall'alcol. Ne è uscita e ha voluto raccontare la sua storia nel libro 'Il corpo non dimentica', pubblicato da Mondadori. Sono felice che il Premio Chiara-Festival del Racconto l'abbia invitata domani, sabato 27 settembre (ore 18, Villa Recalcati, piazza Libertà 1, Varese). Sarà intervistata dal mio amico Michele Mancino, uno dei giornalisti varesini più sensibili. Titolo dell'incontro: Voglio vivere da 'donna normale'-La mia battaglia contro l'alcolismo.
L'emozione della lettura
foto carlozanzi
Inizia col piede giusto l'edizione 2014 del Festival del Racconto. Una bella sala piena ha accolto il giornalista e scrittore Piero Dorfles, esperto di libri dall'eloquio coinvolgente e convincente, conduttore della nota trasmissione Rai 'Per un pugno di libri'. Lo ha intervistato il prof. Roberto Carnero. Fra le tante cose dette, seleziono questa: "C'è un'età nella quale si è pronti per diventare amanti della lettura, in quell'età può sbocciare l'amore e può non sbocciare. Molto dipende dalla scuola e dagli insegnanti, ai quali nessuno ha insegnato come far amare la lettura. I ragazzi non devono essere costretti a leggere un libro, devono poter leggere qua e là, lasciare un libro dopo qualche pagina, assaggiare vari generi, finché non scatterà l'emozione della lettura, e allora l'emozione supererà la fatica della lettura."
Inizia col piede giusto l'edizione 2014 del Festival del Racconto. Una bella sala piena ha accolto il giornalista e scrittore Piero Dorfles, esperto di libri dall'eloquio coinvolgente e convincente, conduttore della nota trasmissione Rai 'Per un pugno di libri'. Lo ha intervistato il prof. Roberto Carnero. Fra le tante cose dette, seleziono questa: "C'è un'età nella quale si è pronti per diventare amanti della lettura, in quell'età può sbocciare l'amore e può non sbocciare. Molto dipende dalla scuola e dagli insegnanti, ai quali nessuno ha insegnato come far amare la lettura. I ragazzi non devono essere costretti a leggere un libro, devono poter leggere qua e là, lasciare un libro dopo qualche pagina, assaggiare vari generi, finché non scatterà l'emozione della lettura, e allora l'emozione supererà la fatica della lettura."
L'Africa di Meggy e Pillo
foto meggypillo
Non è stato affatto agevole il viaggio da Lugarawa al Parco nazionale del Ruaha, in Tanzania, per Maddalena e Stefano, un bus stracarico di bimbi, silenziosi, educati, eleganti e pazienti. E finalmente ecco il Parco.
Non è stato affatto agevole il viaggio da Lugarawa al Parco nazionale del Ruaha, in Tanzania, per Maddalena e Stefano, un bus stracarico di bimbi, silenziosi, educati, eleganti e pazienti. E finalmente ecco il Parco.
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