venerdì 27 dicembre 2013

Augusto Zanzi, mio parente



Parlando del ciclista degli anni Trenta Augusto Zanzi (vedi post avanti) mi sono dimenticato di annotare che è mio lontano parente. Infatti suo padre era primo cugino di mio nonno Luigi. Augusto, detto Gusto o stravàc, era un ottimo scalatore, tanto che nell'unico Tour disputato ebbe un lampo di pura classe, transitando per primo sul Balon d'Alsace. Forse ho ereditato da lui una discreta propensione per le salite. E forse l'ho persino visto l'Augusto, morto nel 1979. La mia prima bici da corsa risale al 1977, chissà, magari lui era ancora nel negozio di via Veratti. No, la bici non l'ho comprata da lui, le Bianchi verdine costavano troppo. Ma anche gli anni prima chissà quante volte avrò ammirato quella vetrina, sognando imprese mai portate a compimento. 

2 commenti:

  1. Un commento molto in ritardo rispetto alla data del suo post, ma non potevo non reagire con un ricordo personale. Mi chiamo Andrew Wiles, sono inglese ma cresciuto a Udine. Dopo gli studi universitari a Nottingham in Inghilterra, sono tornato in Italia e ho collaborato come traduttore presso una piccola casa editrice a Marchirolo, in provincia di Varese (Varese, dove del resto è cresciuta mia mamma, pure lei inglese, dal 1920 al 1940 quando dovette scappare dopo la dichiarazione di guerra di Mussolini contro gli alleati. Anche lì tutta un'avventura perché poi mia mamma fu reclutata dalla BBC come voce italiana per le emissioni verso i partigiani et ricevette il soprannome "la signorina della piccola posta" presso quest'ultimi). Ma tornando ad Augusto, a Marchirolo feci conoscenza di un amico appassionato di bici touring (passione che condividevo) e lui mi fece incontrare Augusto nel negozio di via Veratti. Eravamo agli inizi di marzo 1969. Finii col comprare la Bianchi personale di Augusto che aveva fatto completamente restaurare presso la Bianchi. Era (ed è tutt'ora) una bellissima bici del 1950/51, se ricordo bene, che ne ha fatti dei chilometri dopo il mio acquisto e ancora oggi è usata da una delle mie nuore, in Inghilterra! Io lasciai il Varesotto nel '71 per stabilirmi in Francia con mia moglie franco-italiana. Ho carissimi ricordi di quel periodo e del incontro con Augusto, che poi si occupò delle revisioni della bici prima che andassi via. Nella mia famiglia (abbiamo sei figli) la mia Bianchi è sempre stata un po' mitica, sapendo che ha appartenuto ad un corridore di buona reputazione.
    Auguri dalla Francia!

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  2. mi chiamo Maurizio Ciatti sono nato nel 1952 in quel palazzo, mi ricordo la dolcezza della sciura Lela sua moglie e le figlie Corinna ,Renata e la più grande della quale non ricordo il nome .
    Quanto ho giocato in quel negozio era bellissimo poi lo lasciò al mitico Luciano.
    la mia famiglia si trasferi nel 1961 ma passavo spesso a trovarlo . persona splendida!!

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