domenica 15 dicembre 2013

Condannati a morte

                                                                                                foto carlozanzi


La luna, stanotte, ha vegliato sopra un mio sogno sin troppo esplicito. Ero stato condannato a morte, e c'era una donna di mezzo, il ricordo è vago ma la cattiva mi pare proprio fosse una donna, da lei dipendeva il mio futuro. Comunque si sapeva la data ma io non ci facevo molto caso, poi ho capito che non era uno scherzo, il giorno della sentenza si avvicinava e allora paura e il pensiero della fuga: meglio morire scappando, che attendere il giorno stabilito. Mi sono svegliato mentre stavo studiando un piano per scappare.
Questo, in sintesi estrema, il sogno.
Siamo tutti condannati a morte, ma questa non è certo una novità. Cosa c'entri la donna, invece, mi sfugge. 

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