mercoledì 27 novembre 2013

Progetto Piedmont: musica vera

PROGETTO PIEDMONT: MUSICA VERA

Domenica 8 dicembre, ore 16, salone chiesa parrocchiale di Biumo Inferiore, verrà presentato il nuovo cd della Piedmont Brothers Band, 'Back to the country'. Ecco la storia del gruppo.


La Piedmont Brothers Band, o meglio, il progetto Piedmont, nasce dall’incontro tra due persone, Marco Zanzi e Ron Martin avvenuto tramite i Newsgroup di Internet a partire dall’anno 2000 circa. La condivisione di pressoché identici interessi e gusti musicali, di comuni radici (a dispetto della differente età e  paese di nascita – Italia per Marco e USA per Ron) e di una amicizia che si è fin da subito rivelata più una fratellanza, ha costituito il fertile terreno di nascita di un progetto musicale autonomo e per certi versi unico nel suo genere. Il primo viaggio di Marco Zanzi negli Stati Uniti (anno2007) ha portato all’uscita nel 2008 dell’Album “Bordertown”, titolo particolarmente significativo perché le città natali di Marco e Ron(Varese ed Eden) sono ambedue città di confine. Il CD registrato ed autoprodotto da Marco Zanzi ha ricevuto numerosi e inaspettati commenti positivi da parte degli addetti ai lavori sia Italiani che Statunitensi ed in particolare John Einarson (probabilmente il più conosciuto ed apprezzato scrittore ed esperto di musica Country-Rock al mondo) ha proclamato “Bordertown” il suo preferito Album di Country-Rock). Anche Raffaele Galli (Il Buscadero), Aldo Pedron e Paolo Vites (JAM) giusto per citarne alcuni hanno scritto recensioni più che lusinghiere. A seguito di questo inaspettato successo di critica, e grazie al coinvolgimento sempre più entusiastico di amici musicisti sia Italiani che Internazionali, il gruppo è uscito con un secondo Album nel 2011 intitolato “Lights Of Your Party”. Questa volta l’Album ha ha avuto una ben più ampia distribuzione grazie all’interessamento della casa editrice TEMPI che ne ha stampato e distribuito sul territorio nazionale 15000 copie. Una seconda edizione Americana uscita presso la casa discografica del North Carolina FLYIN’ CLOUD RECORDS è stata realizzata in contemporanea. Il 2012 ha poi visto l’uscita del primo CD  dal vivo “Hear My Brother”prodotto e stampato in edizione limitata in Australia. Il CD è la cronaca del concerto tenuto dal Gruppo con Ron Martin e numerosi ospiti nel Luglio del 2011 presso il Teatro Fontana di Milano. Il gruppo si è anche esibito in prestigiosi ambiti quali il Folkest (dopo avere vinto la selezione del Nord Ovest) ed il Riverfest ad EDEN(North Carolina). Qui il gruppo è stato insignito (per la prima volta nella storia della cittadina statunitense) della prestigiosa cittadinanza onoraria.
Il primo Settembre il gruppo ha realizzato un nuovo Album in studio intitolato PBB III, Album che viene presentato ufficialmente oggi alla stampa, che vuole essere un omaggio al Country-Rock dei primi anni ’70, quello che più ci ha condizionato e influenza la sonorità del gruppo. Questo Album ha visto la partecipazione straordinaria di musicisti del calibro di Rick Roberts (Flying Burrito Brothers, Firefall), Richie Furay (Buffalo Springfield, POCO, SHF Band …), Herb Pedersen (Linda Ronstadt, Dillards, Desert Rose Band), Jock Bartley (Gram Parsons, Firefall), Patrick Shanahan (Rick Nelson, New Riders Of The Purple Sage) tanto per nominarne alcuni. Si sono già occupati del disco autorevoli riviste quali il Buscadero (Articolo di Raffaele Galli sul numero di Ottobre 2012), Late for The Sky, Il Sussidiario.net e SUONO (recensione sul numero in uscita a Novembre).
Brani del PBB III sono trasmessi in numerose Radio sia in Italia che all’estero (USA, Spagna, Australia …).
“Bergamonews” in un recente articolo così si è espresso parlando dell’Album: “Per me sono la vera sorpresa dell’anno, almeno sino ad oggi. Un album fresco, godibile, spumeggiante, pieno di belle canzoni Ancor più sorprendente la storia della band che mi era ignota…..”
Barnes Newberry (conduttore di ‘My Back Pages’ su MVYRADIO di Martha’s Vineyard, USA) “PBB 3 è l'ultimo lavoro discografico dell’entusiasmante Piedmont Brothers Band, band che considera sia l'Italia che il North Carolina la sua casa. Con il debutto stellare di Bordertown (2008) prima e con la potenza e la maturità di Lights of Your Party (2011) dopo, questo gruppo di grande talento guidato da Marco Zanzi e Ron Martin (fratelli gemelli provenienti da differenti madri “Pedemontane”, forse?!) ha amorevolmente affinato la propria abilità musicale prendendo ispirazione da gruppi mitici degli anni  60 e 70 quali i Byrds, i Buffalo Springfield, Poco, Dylan, ed i Flying Burrito Brothers e creando il proprio personalissimo  sound che risulta essere  un ordinato amalgama  di country rock, folk, bluegrass, gospel, e rock ….”

E siamo al 2013, anno intenso per la PBB. Escono due cd, RARITIES e BACK TO THE COUNTRY. Ci soffermiamo sul secondo, che verrà presentato il prossimo 8 dicembre, utilizzando le parole del critico musicale Pierangelo Valenti.



THE PIEDMONT BROTHERS BAND – BACK TO THE COUNTRY

1.  Back To The Country                       (Marco Zanzi - © SUISA)                                                   
2.  The Dark Stranger                           (Ray O’Neill / Marco Zanzi - © SUISA)                                                              
3.  And Settlin’ Down                           (Richie Furay - © Warner Chappell Music Inc. ASCAP)             
4.  Little Star                                        (Marco Zanzi / Katherine Walczyk - © SUISA)                                  
5.  In My Own Small Way                     (Rick Roberts - © Silver Wing Songs BMI)                                      
6.  The Road                                        (Mike Gallivan / Marco Zanzi - © SUISA)                                          
7.  A True Aching Heart / Ceci’s Jig      (Marco Zanzi - © SUISA)                                                                    
8.  Colorado                                         (Rick Roberts - © Songs Of Universal, Inc. BMI)                                 
9.  All Is Not Lost (How Sad But True)   (Ron Martin / Rita De Cillis - Ron Martin - © BMI)                                
10. Carolina Star                                  (Hugh Moffat - © Gray Mouser Music / Atlantic Music Corp. BMI)  
11. Snowflakes                                                 (Marco Zanzi - © SUISA)                                                                    
12. Waiting On A Train                                 (Ron Martin - © BMI)                                                                           
13. Little Annie                                                (Traditional - © Public Domain)                                                         

Running Time: 53'52"

Bar Code Number / UPC-A: 7-00220-67852-1
Catalogue Number: MZ-005





Il progetto Piedmont Brothers Band di Ronald Martin e Marco Zanzi è arrivato al quarto traguardo. Una grande idea di collaborazione tra Vecchio e Nuovo Continente, basata su una solida fraterna amicizia e gusti musicali comuni, si è ormai da tempo concretizzata ed ha prodotto opere pregevoli in ambito country rock ed oltre. Quasi un lustro di vita, considerando il genere preso in esame, le difficoltà artistiche e materiali, organizzative e finanziarie, specie in Europa, è di per sé un successo straordinario. E tutto ciò si deve sì al coraggio ed alla tenacia di chi ha voluto questa avventura, ma anche alla bontà e alla grande serietà della proposta musicale.
Parlando di covers il repertorio d’oltreoceano, da dove tutto è partito, sembra pressoché infinito: sta proprio al buon gusto dei professionisti scegliere il materiale opportuno e qui la raffinatezza del ricercatore si è prodigata in tre vere e proprie perle. Brani come “Colorado” ed “In My Own Small Way” di Rick Roberts e “And Settlin’ Down” di Richie Furay (qui presentata in duetto con la figlia Jesse Furay Lynch), oltre ad aver contribuito a scrivere la storia del country rock, non hanno mai perso una nota del loro fascino a più di quarant’anni dal loro apparire sulle scene americane proposte dai Flying Burrito Brothers e dai Poco, due dei primi gruppi storici del genere.
Ma dove l’intero lavoro trova quasi la sua ragione d’essere e la sua linfa vitale sono nelle composizioni originali dei membri della PBB, i due fondatori e la cerchia sempre più allargata e vitale dei collaboratori accomunati dalla medesima passione, e la partecipazione di parecchi musicisti che il country rock l’hanno creato, scritto e vissuto in prima persona. E qui la lista dei nomi dei vecchi leoni è impressionante per qualità e quantità. In compagnia di Roberts (FBB, Firefall) e Furay (Buffalo Springfield, Poco, Southern-Hillman-Furay Band) spuntano Gene Parsons (Nashville West, Byrds, FBB, Parsons Green), Buddy Cage (New Riders of the Purple Sage, session man in un’infinità di albums di altri artisti), Patrick Shanahan (Stone Canyon Band di Rick Nelson, New Riders of the Purple Sage) e Stephen A. Love (Stone Canyon Band, New Riders Of The Purple Sage, Roger McGuinn). Il loro contributo strumentale e vocale in parecchie tracce dell’album risulta spesso determinante ed il loro tocco, confidenziale, rassicurante e sempre a proposito, una garanzia per l’appassionato di lungo corso. A parte un ispirato omaggio al cantautore Hugh Moffatt, i brani scritti da Ron Martin e Marco Zanzi, coadiuvati e aiutati di volta in volta da Ray O’ Neil, Katherine Walczyk, Mike Gallivan e Rita De Cillis, sono di per se stessi una delle vere sorprese dell’intero lavoro: composizioni mature, pregnanti, contenenti il seme del genere musicale prediletto, ma del tutto emancipate ed originali, a volte mediate da sapori ed atmosfere angloscotoirlandesi per completare e chiudere il cerchio ideale e geografico.
I due amici promotori, ormai a loro completo agio con l’argomento e padroni della materia, si prodigano in un paio di gioielli che non sfigurerebbero affatto in una hit parade di singoli senza tempo (e che probabilmente finiranno per trovare la loro giusta collocazione proprio in quella sede). “Back To The Country”, titolo di per sé un programma, è un lavoro affascinante, frutto di amore, passione e grande professionalità, di tecnica e di gusto, che nulla ha da invidiare a realizzazioni d’oltreoceano miracolate da un budget mirabolante. Lasciate scorrere le prime note, con vostra grande sorpresa in brevissimo tempo vibreranno all’unisono col vostro cuore.
Pierangelo Valenti – Agosto 2013



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