DOLORE
ASSOLUTO
di carlozanzi
Non
ho mai provato il dolore assoluto;
l’ho
visto, lo vedo. Oggi, piegato
imploro
dall’Alto tutto l’aiuto
che,
sordomuto, il Cielo ha negato.
Solo
di striscio il dolore potente,
oggi
il mio oro non vale più niente.
Non
posso scacciarlo per dirmi felice,
non
posso evitarlo, è dentro, più atroce
di
un taglio profondo, del buio più fondo;
s’incolla
e non molla, con presa tenace.
Il
bello ha smarrito diritto di casa,
il
riso non trova le labbra, non osa;
il
tempo conduce a quell’unica attesa,
scordare
il dolore è ignobile offesa.
3
gennaio 2015
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