foto carlozanzi
Nella Varese di un tempo la Giobia era una ricorrenza molto sentita, simile all'attuale Festa della donna. Per l'occasione le donne di ogni età si riunivano a cenare con le amiche, senza gli uomini, ammessi solo 'puscèna' (dopo cena) con un dolce a forma di cuore. Un riconoscimento offerto alle donne per il lavoro svolto a favore della famiglia e per la loro capacità di sostituire gli uomini in tutte le attività agricole, durante i mesi in cui lavoravano a salario, lontani da casa. La festa cadeva dopo la sosta di pieno inverno e segnava la partenza degli uomini, che tornavano ai cantieri e alle fabbriche.
La Giobia è stata tramandata sino ai nostri giorni dalla 'Famiglia Bosina', cade l'ultimo giovedì di gennaio (quindi per questo 2015 giovedì 29, al Salone Estense), consiste in una cena, in canti, balli (in foto, il Gruppo Folkloristico Bosino alla Giobia 2014) e nella premiazione del Poeta Bosino.
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