domenica 6 ottobre 2013

Largo ai giovani più che al fine vita

                                                                                                 foto carlozanzi

Finalmente un bel pienone nella Sala 'Ambrosoli' di Villa Recalcati, dove l'oncologo Umberto Veronesi e il filosofo Giovanni Reale, un ateo e un cattolico, hanno parlato di fine vita, di salute, di eutanasia, di medicina e di filosofia, invitati al dialogo dalle domande di Gerardo Rigozzi. Cosa mi sono portato a casa da questo incontro d'alto livello? Almeno un paio di pensieri:
1-che il problema in Italia non è quello degli omicidi (siamo la nazione al mondo con meno omicidi) ma dei suicidi, e allora lo Stato dovrebbe investire meno sul fine vita e più sui giovani, perché è inaccettabile questa giovanile non voglia di vivere.
2-che conviene fare il testamento biologico, anche se in Italia non vi è una legge che garantisca al malato di decidere del suo futuro, qualora non fosse più in grado di intendere e di volere.


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