foto carlozanzi
Torno un salto alla serata conclusiva del Premio Chiara, ieri sera in sala Napoleonica, per rendere omaggio al mio amico scrittore Andrea Vitali, che ha intervistato i tre scrittori finalisti. Abbiamo in comune, Andrea ed io, la stessa età e la circostanza di avere iniziato insieme l'avventura letteraria, io a Varese lui a Bellano, sul lago di Como. Solo che lui ha avuto successo da subito, io non ancora. Ma non sono invidioso, so riconoscere chi è più bravo di me. Agli inizi degli anni novanta abbiamo partecipato insieme al Premio Mont Blanc per romanzi inediti di giovani autori: lui ha vinto io no. Poi abbiamo partecipato insieme al Premio Chiara per raccolte di racconti editi: lui ha vinto io no. Poi è passato alla Garzanti e da lì è stato per lui un crescendo rossiniano: un romanzo all'anno, parecchie migliaia di copie vendute ogni volta. Andrea scrive al mattino e fa il medico al pomeriggio. Sulla fascetta del suo ultimo romanzo leggo: 'Vitali, uno scrittore da 2 milioni e mezzo di lettori'.
Bravo Andrea (detto il Piero Chiara del Lario), avanti così!
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