foto carlozanzi
La recente festa di San Vittore, con la consegna della Girometta d'Oro, il corteo storico, la Famiglia Bosina in prima linea eccetera mi hanno portato a pensare: ma a che serve il passato? Ha un senso tenere vivo il dialetto, la memoria di alcune feste tradizionali, gli abiti di un tempo, i canti di allora? Non è tempo perso, in un tempo di crisi, quando i giovani non hanno lavoro e bisogna quanto mai proiettarsi verso il futuro? Trovare nuove vie di sopravvivenza? Dare speranza per il domani e non ricordare (se non addirittura rimpiangere) il 'bel' tempo che fu? Cercherò di dire qualcosa a riguardo.
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