foto carlozanzi
Il dibattito in città sul prossimo possibile parcheggio per 95 auto alla Prima Cappella continua. Il Comune lo vorrebbe realizzare, migliaia di cittadini hanno firmato per il no e chiedono ora un referendum. Dico la mia. Non sulla questione parcheggio, ma sulla questione referendum. Ho molte perplessità sulla validità del referendum, che considero positivo quando si tratta non tanto di questioni tecniche ma diciamo 'morali' (aborto, divorzio...). Sulle questioni tecniche ci vogliono i tecnici e i politici. Li paghiamo per questo. Deleghiamo per questo. Figurarci se un cittadino comune ha il tempo, la competenza, la voglia di approfondire questioni complesse. Prendiamo la questione parcheggio. Io ho amici su un fronte e sull'altro, non parteggio per amicizia, né firmo per amicizia. Non ho competenze, mi fido di chi si è preso la briga di fare simili scelte, gestendo il pubblico denaro. Solo un folle metterebbe a rischio, con una scelta scriteriata (ricordo che il posteggio è tutto interrato), un luogo così delicato, 'sacro', protetto da mille vincoli, patrimonio dell'Unesco.
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