Su 'Famiglia Cristiana' Camilla da Genova chiede al teologo: "Di chi è la colpa se un bambino nasce cieco?" Risponde Luigi Lorenzetti: "La domanda 'di chi è al colpa' è deviante: induce erroneamente a pensare che la malattia sia castigo di Dio per il peccato (colpa). Il detto 'non cade foglia che Dio non voglia', se non è compreso nel vero significato, rende Dio complice del male. Dio, in Gesù, si è rivelato come colui che salva e libera dal male che affligge l'umanità e non come colui che punisce e castiga...."
Una risposta che condivido. A volte mi capita di sentire credenti che, di fronte a disgrazie come la nascita di un bambino cieco, dicono che non si tratta di una disgrazia, che nel mistero di Dio quella cecità avrà pure un senso, è grazia, noi non lo comprendiamo ma un senso c'è...tutto dipende da Dio...non lo credo, non lo voglio credere, Dio ci salva dal male, non lo provoca. Dio è un padre buono.
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