Potrei parlare di tutti i protagonisti del bel film di Paolo Virzì, IL CAPITALE UMANO, che ho visto ieri sera investendo assai bene 7 euro al Miv. Di Carla, ex attrice dilettante, sposa di uno squalo della finanza, e della sua nostalgia per un mondo di ideali che le è passato accanto, o di Roberta, psicologa in attesa di due gemelli, donna sensibile (ottima Veleria Golino, nella foto) ma mi sofferto solo su Dino Ossola (foto), magistralmente interpretato da Fabrizio Bentivoglio, che ho scoperto essere mio coetaneo. Dino rappresenta al top l'arrivista, l'ambizioso, lo spaccone, il bauscia, il perdente che si figura sempre vincente, quello che comunque riesce a cavarsela, anche a costo del tradimento, pur di salvare la faccia. Sorriso nauseante, gomma da masticare sempre in bocca, volgare.Una triste figura, che non rappresenta certo un territorio, ma una nostra comune miseria.
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