Non sono andato a votare per le primarie del Pd. Non avevo approfondito i programmi dei tre candidati, avrei votato così, per simpatia, e probabilmente per Civati. Ma ieri ho sentito il discorso di Matteo Renzi, dopo l'esito del voto. Che fosse un chiacchierone lo sapevo, ha anche ammesso di non essere un falso modesto, di abbondare in autostima, ma ciò che mi ha più colpito è stata la mia reazione alle sue parole. Avendo quasi sessant'anni, e quindi inevitabilmente carico di disillusione, capace di scremare gli eccessi, lo stesso mi sono lasciato toccare dalle sue parole. Conoscendomi, non è poco. E lo considero un segno positivo. Grillo non mi convince affatto, chi spara a zero su tutto e tutti, chi demolisce, chi è volgare, chi si propone come il salvatore della Patria con ricette che sono lì da vedere, basta aprire occhi onesti, non mi prende. Renzi invece sì. Ha persin detto che i genitori dovrebbero smetterla di difendere i propri figli, incolpando i prof!
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