venerdì 13 settembre 2013

Silenzio sulla crisi




La mia famiglia gode di una situazione lavorativa tutto sommato sicura, non agiata ma tranquilla. Non abbiamo perso il lavoro, non dobbiamo pagare l'affitto, quest'estate abbiamo potuto vivere dieci giorni di vacanza. Chi è nelle mie condizioni non dovrebbe parlare con troppa leggerezza della crisi incombente, regalare facili ottimismi e ricette, come chi ha la pancia piena non dovrebbe dare pacche sulle spalle a chi ha fame, ma eventualmente allungare una michetta di pane. Possono parlare di crisi coloro che la stanno vivendo in prima persona, che soffrono, che devono fare rinunce, e coloro che hanno il potere di trovare qualche via di uscita. Questi secondi dovrebbero però misurare le parole e offrire soluzioni più che auspici. 

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