Perché
mai ho scelto una bella ragazza (foto da google immagini) per illustrare queste
mie brevi considerazioni sulla morte? Quali contorti percorsi mentali ho
seguito? Quale follia alberga in me? Ho scelto un bel volto femminile perché la
morte che ho in mente io è vitale, e la donna è vita, porta in sé la vita, la
sua bellezza concilia con la vita, il bello rassicura e invoglia a camminare.
La morte è vita perché apre alla ‘grande illusione’ di una Vita Eterna. Ma
altre risposte le troverete in questi brevi post.
No, non sono depresso, però la bigia giornata di oggi mi invoglia a continuare su questo argomento. E mi chiedo: "E' possibile prepararsi a morire? Rendere più accettabile quel momento ineliminabile?" Credo di no. E del resto è il Maestro a rendere testimonianza: lui, vero uomo, ha avuto paura, ha chiesto di fuggire da quell'attimo, ha implorato aiuto dal Padre, ha vissuto l'angoscia che attende ogni uomo. Però credo sia possibile illudersi di potersi preparare a morire. Partendo dal concetto che la priorità di ogni uomo è quella di vivere al massimo e non certo di anticipare la morte, resta il fatto che c'è della saggezza in questa illusione. Quali le vie da seguire per prepararsi all'addio? La mia preferita è fare il possibile per alimentare la fede in una Vita oltre la vita. Altre le vedremo.
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