Perché
mai ho scelto una bella ragazza (foto da google immagini) per illustrare queste
mie brevi considerazioni sulla morte? Quali contorti percorsi mentali ho
seguito? Quale follia alberga in me? Ho scelto un bel volto femminile perché la
morte che ho in mente io è vitale, e la donna è vita, porta in sé la vita, la
sua bellezza concilia con la vita, il bello rassicura e invoglia a camminare.
La morte è vita perché apre alla ‘grande illusione’ di una Vita Eterna. Ma
altre risposte le troverete in questi brevi post.
Bel modo di iniziare in allegria la settimana, direte voi. La realtà è che sono sereno, non triste, e che della morte se ne può parlare solo quando si sta bene. Se no al massimo si può pregare. Ho diviso la scena di un funerale in tre quadri. Oggi il primo: la gente che sta fuori chiesa o in fondo, e ai funerali chiacchiera, ride e non mostra alcun segno di lutto. Ebbene, questi sono i più sfacciati, per loro il funerale è una vittoria, un lieto evento: 'Noi ci siamo ancora, lui no. Noi siamo invincibili.' Forse quel distacco irridente è solo paura, quella illusione ostentata di eternità è una fuga a gambe levate.
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