foto carlozanzi
Senza il bel libro di Carlo Meazza e Daniele Zanzi, 'Alberi & Varese', probabilmente non avrei fatto caso all'ultimo gelso rimasto in viale Aguggiari, testimone del tempo che fu, quando i gelsi dalle nostre parti erano amati e riveriti, perché le loro foglie erano amate dai bachi da seta. Questo sopravvissuto, che resiste stoicamente fra auto, asfalto e cemento, andrebbe curato ma non è di nessun proprietario. Una mano pietosa ha cinto il suo tronco con un legaccio, per sanare una ferita. Come scrive Daniele Zanzi: "...Il gelso, originario della Cina, si diffuse nelle nostre campagne nel secolo XIX quando, grazie all'impulso voluto da Maria Teresa d'Austria, l'allevamento del baco per produrre seta divenne una floridissima attività...."
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