Il 7 aprile nasceva anche mio zio Carlo Tamborini detto Carletto, marito della mia mitica zia Maria, sorella di mio padre. Come dimenticarsi dello zio Carletto? Lavava sempre i piatti, e se si andava a trovare gli zii quando lui lavava i piatti non si poteva nemmeno entrare in casa, perché la porta d'ingresso dava direttamente sulla stretta cucina e lì c'era lui, con le mani nel sapone. Poi stava spesso sul divano con l'amata Prealpina in mano, in silenzio, e la zia Maria si inalberava perché stava sempre zitto e lei invece parlava sempre e aveva bisogno di un interlocutore loquace, e allo sbottava, rivolta al marito: "Te sètt propri 'n Tambùr!" perché a suo dire la razza Tamborini era tutta silenziosa. E' morto a 92 anni. Auguri, zio.
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