venerdì 11 gennaio 2013

Guido che sfidò le Brigate Rosse


Ieri sera, su RaiStoria (canale 54, uno dei miei preferiti) ho visto un bel film: Guido che sfidò le Brigate Rosse. Il regista Giuseppe Ferrara, riattualizzando la storia tragica di Guido Rossa, operaio e sindacalista genovese dell'Italsider, ci ha fatto un gran regalo, ci ha fatto sentire debitori e bisognosi di gesti di coraggio. Il 24 gennaio del 1979 (io ero a militare a Malles, impegnato in una delle tante giornate inutili di quel periodo), Guido, uomo generoso, sposato, una figlia (già aveva perso un figlio in giovanissima età) veniva ucciso dalle Brigate Rosse, perché aveva avuto il coraggio di denunciare un collega di lavoro, infiltrato delle BR fra gli operai. Per la prima volta le BR uccidevano un operaio, un sindacalista, segnando l'inizio della fine del loro 'delirio politico', della loro utopia assassina. Sandro Pertini onorò Guido con la Medaglia al Valore Civile. Che tristezza pensare a Guido e pensare allo scontro Berlusconi-Santoro, che ho visto alla tele l'altro ieri!

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