giovedì 31 gennaio 2013
Giobia
Oggi è la Giobia. Dice il Parolario Bosino di Gorini-Maggiore:
Giobia = lett. giovedì, da gran tempo obsoleto in questo significato. Festa du ra Giobia detta anche Puscèna di donn, fu l'antesignana della festa della donna. Si celebrava l'ultimo giovedì di gennaio. In questa occasione i nostri avi offrivano un dolce a forma di cuore alle loro donne in riconoscimento del loro grande contributo alla vita ed al buon governo della famiglia....La Giobia era inoltre la festa di saluto per quegli uomini (un tempo in gran numero, particolarmente muratori, carpentieri, falegnami...) che alla fine di gennaio ripartivano per raggiungere i cantieri di lavoro all'estero, che riaprivano dopo la pausa invernale.
La Famiglia Bosina, da oltre 60 anni, ripropone questa festa con una cena, danze, canti e la proclamazione del Poeta Bosino.
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Sempre bello ricordare questa festa ed il suo primitivo significato anche il dono del cuore alle proprie donne che restavano a casa (con tutto quel che c'era da fare: i figli, la campagna, le 'bestie' ... E quando si era in tempo di 'crisi' si è inventato un cuore più 'economico': "Caro el mè car tesurun, mi ta regali 'sto cor de cartùn; vor dì che se ul temp el remòla, al diventarà da pasta fròla!!!"
RispondiEliminaE mi è caro anche ricordare il nostro Clemente MAGGIORA (non Maggiore) che tanto contribuì a tenere vive le tradizioni bosine, compresa la stesura del Parolario.
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