Ieri sera ho visto alla tele il film 'Devil' (Il diavolo), regia di John Erick Dowdle, attore emergente Chris Messina. Non un capolavoro, ma tutto sommato nemmeno male, crea suspance e affronta il tema del demonio, un argomento che è stato fra i miei interessi per una decina d'anni, diciamo metà anni Ottanta, metà anni Novanta. Segnalo una delle frasi finali: "Non bisogna aver paura del diavolo, perché se c'è lui, allora c'è anche Dio". Una cosa mi ha colpito: in questo film (come in quello che ho visto l'altro ieri 'There be dragons') emerge il tema del perdono e dell'ammissione sincera delle proprie colpe. Come a dire: ci si salva se si è sinceri con se stessi e se si ha la capacità di chiedere perdono, o di donarlo...il perdono. E poi ho ripensato al mio amico don Umberto Zerbi, per anni sacerdote esorcista della Diocesi di Milano. Parlando con lui, confermava ciò che penso io: quando si è afflitti da una malattia mentale, che ti fa perdere il controllo e ti dà la netta sensazione di essere guidato da un altro, allora il diavolo si materializza. Ma don Umberto ammetteva: "In tanti anni, credo di non aver mai visto un caso 'certo' di possessione demoniaca."
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