venti
Alla guida dell’elicottero della Rai, che portava nelle case
di milioni di italiani immagini da ogni posizione del Giro d’Italia, il
comandante Bachisio Pireddu guardò verso il basso. Il gruppo arlecchino dei
corridori ciclisti, di chi aveva retto sino all’ultima tappa, pedalava
pigramente verso sud, alla volta di Milano, per lo sprint dell’epilogo.
Gregge di capitani e di gregari, metallo cromato che brillava alla luce. Dietro
ai ‘girini’ seguiva, come a un funerale, il corteo delle ammiraglie, davanti
moto e altre automobili. A bordostrada i tifosi, non molti per la verità, sotto
il sole forte del mezzogiorno. Pireddu disse qualcosa al suo secondo, del tipo
“Che bei posti!” e buttò gli occhi verso occidente. La luce del sole alto
abbagliava i colori, eppure il lago di Varese era di un azzurro irreale. Le
tonalità di verde variavano al mutare dei colli e delle valli, chiazzati dai
grigi e dai rossi delle abitazioni: palazzi ma soprattutto ville, campanili,
rare fabbriche. I colli diventavano montagne oltre il lago Maggiore, rocce e
nevi e ghiaccio sul Monte Rosa e sulle altre cime delle alpi svizzere e italiane.
Le nuvole erano striature biancolatte, innocue, senz’acqua.
“Incredibile!” disse il comandante al suo secondo. Ora non
pensava alle bellezze paesaggistiche della Città Giardino, ma al destino di
Marco Marchi, re del Giro, cui avevano tolto la corona nel momento meno
opportuno. “Potevano lasciarglielo vincere.”
“Per incastrarlo la mattina dopo.”
“Già…”
“Che tristezza…”
“Pensa ai tifosi…”
“Io penso a lui…a sua moglie. Chi se ne frega dei tifosi.”
Intuirono che era iniziato il collegamento, cronaca della
tappa conclusiva, Varese-Milano di centocinquanta chilometri, con percorso
cittadino per le vie del centro, dodici giri e il traguardo in piazza Duomo.
***
“Persino Henry Beyle, noto come Stendhal, grande scrittore
francese, passando per questa stupenda zona del nord Italia, terra di laghi,
Città Giardino, ebbe a lodarne le bellezze del paesaggio.”
“E con lui tanti altri artisti, personaggi famosi che qui
spesso hanno edificato la villa di campagna.”
“E da ultimo Piero Chiara, uno fra i massimi narratori del
Novecento, che ha ambientato i suoi romanzi proprio fra Luino, sul Lago
Maggiore, e il capoluogo Varese.”
“Grazie alle stupende immagini dell’esterna Rai di Milano,
possiamo gustare queste panoramiche dall’alto.”
“Il tempo ci favorisce ma non c’è sole, oggi, nel mondo del
ciclismo.”
“E non nascondiamo la difficoltà di dover fare la cronaca di
questa ultima tappa, dopo le vicende che hanno coinvolto Marco Marchi, il
veronese che aveva conquistato la Maglia Rosa proprio ieri, strappandola a
Beppe Togni con una progressione incredibile all’ultimo chilometro dell’ultima
salita del Giro, su al Campo dei Fiori.”
“Le notizie d’agenzia rimbalzano continuamente, ma la sola
certezza è che il leader della Toshibas bike, stamani, non ha preso il via.”
“Questa è la sola, drammatica verità. Perché dichiarazioni
non ne ha rilasciate, e il suo team-manager si è limitato ad affermare che
Marchi è affranto, non si sa spiegare i risultati delle analisi sul campione
del suo sangue e che, ad ogni buon conto, gli è stato impedito di salire sulla
bici.”
“Soglia
di ematocrito oltre il limite consentito, e non di poco: questi i dati in mano
agli uomini dell’antidoping. La decisione di non far partire Marchi è scattata
inevitabile, logica conseguenza di un ematocrito sopra la soglia consentita.”
“Ricordiamo che il campione di sangue è stato prelevato a
Marco Marchi stamani intorno alle sei. E’ stato svegliato, dormiva all’Hotel
Kursal, sul Colle Campigli. Se è stato deciso di fermare il campione della
Toshibas Bike proprio alla vigilia dell’ultima tappa, è perché dubbi non ce ne
sono.”
“Non posso che confermare quanto dici, e non posso non
notare la somiglianza fra questa brutta, bruttissima storia e la vicenda di
Marco Pantani, bloccato a Madonna di Campiglio, Giro d’Italia del novantanove.”
Mauro pensò che il nome Marco portava sfiga.
“Naturalmente nessuno intende sbilanciarsi, sino a prova
contraria il veneto avrà tutto il tempo e i modi per dimostrare la sua non
colpevolezza, la sua estraneità all’uso dell’epo, questa famigerata
eritropoietina che tanto male sta facendo al mondo del ciclismo. Ci saranno le
controanalisi, verranno nominati i periti di parte, il giudice. Staremo a
vedere.”
“A noi spetta solo registrare che l’uomo della Toshibas non
è partito, e quindi la Maglia Rosa è tornata a Giuseppe Togni, secondo ieri al
traguardo del Campo dei Fiori.”
“Salvo imprevisti, perché il Giro terminerà solo in piazza
Duomo, intorno alle sedici e trenta sarà lui il vincitore della corsa
rosa.”
20-continua
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