foto carlozanzi
Oggi mi sono concesso la dolce nostalgia dei ricordi. Qualche attimo, ne avevo bisogno. E così scendendo a Biumo Inferiore per salutare Mock e per una Messa, nel giorno del funerale di mia mamma Ines, mi sono fermato un attimo davanti all'ingresso, alle due colonne del quartiere Garibaldi (ex Costanzo Ciano), dove ho vissuto dal 1961 al 1981. Quando giocavamo a calcio e io stavo in porta nella porta a nord, ricavata fra le due colonne, questo vedevo: un cortile in sassi, la mia casa in fondo, due sole auto (se andava male), se no il cortile sgombro per le nostre partite. E quando la palla andava oltre la recinzione dell'asilo nido di via Gondar, quella rete rigida scavalcavamo, sperando di non imbatterci nel signor Zambelli, custode severo. Lì mi sono fatto le ossa e sbucciato le ginocchia. Lì mi sono divertito, sognando di diventare un grande portiere.
Oggi tutto è più piccolo, ridimensionato, tutto ci sta nella mia testa, compreso qualche sogno residuo.
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