venerdì 12 luglio 2013
Michelle e Riccardo
Come già scritto, oggi è il compleanno del mio amico Riccardo Prando detto Ric, narratore. In ciò differenziandosi da me, nelle sue descrizioni narrative è molto pudico, non eccede mai in descrizioni oltre misura. Ho però trovato, rileggendo gli incipit dei suoi racconti, tratti dalla sua ultima raccolta, 'Giuda', un inizio non proprio prandiano. E ve lo voglio riproporre.
L'ANELLO DI MICHELLE
Michelle entrò nell'Ufficio Denunce della Polizia Urbana a pomeriggio inoltrato. Camicetta giallo canarino slacciata ben oltre l'incavo del seno e gonna sotto il ginocchio, ma con due spacchi profondi ai lati: si vedeva lontano un miglio che non si trattava di una ragazza qualunque. Il caldo a quell'ora era opprimente e per le strade del centro non filava un velo d'aria.
-Buongiorno!- esclamò appena infilata la testa oltre la porta a vetri, il sorriso stampato su una linea di denti bianchissimi e perfetti.
Scosso all'improvviso dal torpore che lo attanagliava per via di certi fogli protocollo che, raccolti alla meglio da terra, non riusciva più a mettere in ordine e che gli davano noia da un pezzo, il vigile si voltò come trasognato e rimase incredulo davanti a tanta gratuita prosperosità.....
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